Per raggiungere gli obiettivi di transizione energetica, raddoppiare le energie rinnovabili

Entro il 2030 bisogna reindirizzare 10 trilioni di dollari di investimenti nei combustibili fossili verso le energie rinnovabili

[13 Gennaio 2020]

Secondo il novo booklet “10 Years: Progress to Action”, pubblicato in occasione della decima assemblea annual dell’International renewable energy agency (Irena), tenutasi ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti, «Per far avanzare la trasformazione globale dell’energia, raggiungere obiettivi di sviluppo sostenibile e avviare un percorso verso la sicurezza climatica, la percentuale di energie rinnovabili nell’energia globale dovrebbe più che raddoppiare entro il 2030» e «L’elettricità rinnovabile dovrebbe fornire il 57% dell’energia globale entro la fine del decennio, rispetto al 26% di oggi».

Un appello che paradossalmente parte da uno dei Paesi che rischiano di essere più colpiti dalla nuova guerra del petrolio fra Usa e Iran che potrebbe esplodere nel Golfo Persico/Arabo e mentre l’Iran dopo  l’omicidio del generale dei Pasdaran Qasem Soulemaini ordinato da Donald Trump e il lancio di missili su basi militari Usa in Iraq e il disastroso abbattimento per errore dell’aereo civile ucraino appena decollato da Teheran ad opera della contraerea iraniana.

10 Years: Progress to Action illustra i recenti progressi globali nel campo delle energie rinnovabili e delinea le misure ancora necessarie per aumentare le energie rinnovabili. I dati dell’Irena dimostrano che per distribuire energia rinnovabile alla velocità richiesta dalla transizione energetica, «Gli investimenti annuali nell’energia rinnovabile devono raddoppiare dai circa 330 miliardi di dollari di oggi, per arrivare a 750 miliardi di dollari». Ma aggiunge che è possibile perché «Gran parte degli investimenti necessari può essere soddisfatta reindirizzando gli investimenti pianificati sui combustibili fossili».

Nonostante gli impegni presi con l’Accordio di Parigi e il greenwashing spinto delle compagnie petrolifere, per il 2030 sono previsti circa 10 trilioni di dollari di investimenti energetici non rinnovabili, rischiando così di deviare risorse necessarie alla transizione e aumentando la probabilità di superare il budget mondiale del carbonio per mantenere l l’aumento delle temperature globali entro gli 1,5 gradi centigradi già in questo decennio.

Irena, visto che è ospitata da un Paese sull’orlo della guerra e che da anni sta combattendo un’altra sanguinosa guerra sul terreno nello Yemen e per procura – accanto a sauditi, egiziani e russi – in Libia, glissa sul fatto che trilioni di dollari potrebbero venire anche dal disarmo e dalla pace, dal calo di investimenti nell’acquisto di armamenti.

Il direttore generale di Irena, l’italiano Francesco La Camera, ha sottolineato che «Siamo entrati nel decennio dell’azione delle energie rinnovabili, un periodo in cui il sistema energetico si trasformerà a una velocità senza pari. Per garantire che questo accada, dobbiamo affrontare con urgenza la necessità di politiche abilitanti più forti e un significativo aumento degli investimenti nei prossimi 10 anni. Le energie rinnovabili sono la chiave per lo sviluppo sostenibile e dovrebbero essere fondamentali per la pianificazione energetica e economica in tutto il mondo. Le soluzioni dell’energia rinnovabile sono convenienti, prontamente disponibili e implementabili su vasta scala. Per far progredire un futuro low-carbon, Irena promuoverà ulteriormente lo scambio di conoscenze, rafforzerà le partnership e lavorerà con tutti gli stakeholders, dai leader del settore privato ai policy makers, per catalizzare l’azione sul campo. Sappiamo che è possibile, ma dobbiamo tutti muoverci più velocemente».

Il rapporto evidenzia che «Ulteriori investimenti comportano notevoli risparmi sui costi esterni, compresa la minimizzazione di perdite significative causate dai cambiamenti climatici a causa dell’inazione. I risparmi potrebbero ammontare tra gli 1,6 trilioni di dollari e i 3,7 trilioni di dollari all’anno entro il 2030, da 3 a sette 7 più alti dei costi di investimento per la trasformazione dell’energia».

Inoltre, le energie rinnovabili sono sempre più accessibili ed economiche grazie al calo dei costi tecnologici e Irena ricorda che «I costi del solare fotovoltaico sono diminuiti di quasi il 90% negli ultimi 10 anni e che in quello stesso periodo i prezzi delle turbine eoliche terrestri sono diminuiti della metà. Entro la fine di questo decennio, i costi del solare fotovoltaico e dell’eolico potrebbero superare costantemente l’energia tradizionale. Le due tecnologie potrebbero coprire oltre un terzo delle esigenze energetiche globali.

Le energie rinnovabili possono diventare uno strumento vitale per colmare il divario di accesso all’energia, un obiettivo chiave per lo sviluppo sostenibile. Le energie rinnovabili off-grid sono emerse come soluzione chiave per espandere l’accesso all’energia e ora lo forniscono a circa 150 milioni di persone».

I dati del nuovo opuscolo Irena dimostrano che «Nel prossimo decennio, il 60% dei nuovi accessi all’elettricità può essere soddisfatto dalle energie rinnovabili, con sistemi autonomi e mini-grid che forniscono i mezzi per quasi la metà dei novi accessi».

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