Reattore nucleare di Arak, l’accordo Iran G5+1 impone di riempirlo di cemento

Rohani: «dobbiamo mettere da parte la violenza, le minacce e le sanzioni»

[23 Luglio 2015]

Secondo quanto scrive l’agenzia  iraniana Fars, rilanciata in Italia dalla radio internazionale iraniana Irib,  «In base all’accordo raggiunto tra Iran e 5+1 a Vienna, il nucleo o in gergo “Calandria” del reattore iraniano di Arak dovrà essere “riempito col cemento” per garantire che in esso non vengano inserite le barre di combustibile nucleare».

Secondo l’accordo , «Il reattore ad acqua pesante di Arak non avrà più l’acqua pesante ma avrà una nuova tecnologia importata dall’estero nella quale non avranno alcun ruolo gli scienziati iraniani».

Il reattore nucleare di Arak era uno degli obiettivi dichiarati di un possibile attacco aereo e/o missilistico all’Iran.

La Fars presenta anche il testo in inglese che riguarda il reattore di Arak:

The redesigned reactor will use up to 3.67 percent enriched uranium in the form of UO 2with a mass of approximately 350 kg of UO2 in a full core load, with a fuel design to bereviewed and approved by the Joint Commission. The international partnership with theparticipation of Iran will fabricate the initial fuel core load for the reactor outsideIran. The international partnership will cooperate with Iran, including through technicalassistance, to fabricate, test and license fuel fabrication capabilities in Iran forsubsequent fuel core reloads for future use with this reactor. Destructive and nondestructive testing of this fuel including Post-Irradiation-Examination (PIE) will takeplace in one of the participating countries outside of Iran and that country will work withIran to license the subsequent fuel fabricated in Iran for the use in the redesignedreactor under IAEA monitoring.

La Fars ha anche pubblicato le immagini della parte del reattore nucleare di Arak che in pratica non potrà funzionare mai più.

Intanto il direttore dell’agenzia atomica iraniana, Ali Akbar Salehi, ha annunciato che presto darà alla Repubblica Islamica la buona notizia del completamento del primo centro sanitario “nucleare” per la cura del cancro.

Intervenendo  a Teheran al convegno nazionale delle Ong della sanità, Salehi  ha spiegato che «L’accordo di Vienna è  stato raggiunto grazie alla guida dell’Ayatollah Khamenei. E’ un dono divino” il fatto che Rohani sia presidente dell’Iran e che sappia tutto e conosca tutti». Poi ha sottolineato che «L’ergia nucleare non consista solo nelle centrifughe e nella centrale di Arak. “Altri” hanno fatto credere al popolo che fosse così».

Al convegno ha pèartecipato lo stesso l presidente iraniano Hassan Rohani ed ha detto che «Il lavoro svolto dai vostri diplomatici (quelli iraniani, ndr) al livello internazionale ha per tutti un messaggio preciso. Il fatto che dobbiamo mettere da parte la violenza, che dobbiamo mettere da parte le minacce e le sanzioni. Il messaggio è che è  finita l’era in cui c’erano vincitori e vinti. Il messaggio è  che i problemi più complicati possono essere risolti al tavolo dei negoziati. Questo messaggio dice che la nostra è la via della moderazione; dell’educazione, dell’etica, della ragione, della logica e della scienza accompagnata dal coraggio e dall’arte.  Ho scelto i miglior” per i negoziati nucleari, ovvero il ministro degli esteri Zarif ed il capo dell’agenzia nucleare Salehi».