Rifiuti radioattivi in Bulgaria, dall’Ue ok al piano di smaltimento di Kozloduy

Saranno depositati in loco, in attesa della disponibilità di un deposito nazionale

[4 Luglio 2016]

L’attuazione del piano di smaltimento dei rifiuti radioattivi provenienti dalla disattivazione delle unità 3 e 4 della centrale nucleare di Kozloduy, Bulgaria, non comporta – né durante le normali operazioni di disattivazione, né in caso di incidente del tipo e dell’entità previsti nei dati generali –  una contaminazione radioattiva rilevante sotto il profilo sanitario, delle acque, del suolo o dell’aria di un altro Stato membro.

Lo afferma la Commissione europea nella sua valutazione avvenuta sulla base dei dati trasmessi dal governo Bulgaro e delle informazioni complementari richieste e dopo aver consultato il gruppo di esperti.

Nel parere favorevole della Commissione si ricorda che il paese più vicino alla centrale nucleare di Kozloduy è la Romania, il cui confine dista 4 km dal siti. Si legge inoltre che durante le normali operazioni di disattivazione, gli scarichi di effluenti radioattivi liquidi e gassosi non comportano un’esposizione rilevante sotto il profilo sanitario per la popolazione di un altro Stato membro, tenuto conto dei limiti di dose stabiliti dalle nuove norme fondamentali di sicurezza. E si legge che in caso di rilasci non programmati di effluenti radioattivi, a seguito di incidenti del tipo e dell’entità previsti nei dati generali, le dosi cui le popolazioni di altri Stati membri potrebbero essere esposte non sarebbero rilevanti sotto il profilo sanitario, tenuto conto dei livelli di riferimento stabiliti dalle nuove norme fondamentali di sicurezza.

I rifiuti radioattivi solidi saranno depositati in loco, in attesa della disponibilità di un deposito nazionale. Mentre i rifiuti solidi non radioattivi e i materiali residui che soddisfano i livelli di esenzione saranno esonerati dal controllo regolamentare e destinati allo smaltimento come rifiuti convenzionali o al reimpiego o riciclo. Ciò avverrà nel rispetto dei criteri stabiliti dalle nuove norme fondamentali di sicurezza.