Studio Usa: le energie rinnovabili fanno bene alla salute (e al portafoglio)

Un futuro basato sull'energia pulita potrebbe essere l'unico che possiamo permetterci

[10 Settembre 2019]

Mentre nel suo discorso alla Camera il neo ed ex premier Giuseppe Conte annuncia che «Nella prospettiva di un’azione riformatrice coraggiosa e innovativa, obiettivo primario del governo sarà la realizzazione di un “green new deal”, che promuova la rigenerazione urbana, la riconversione energetica verso un progressivo e sempre più diffuso ricorso alle fonti rinnovabili, la protezione della biodiversità e dei mari, il contrasto ai cambiamenti climatici», nuovi studi dimostrano che le energie rinnovabili, oltre ad aiutarci a proteggere il clima, possono anche migliorare la salute pubblica, spesso in modi sorprendenti. Infatti, lo studio “Health co-benefits of sub-national renewable energy policy in the US,” pubblicato su Environmental Research Letters da un team di ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (MIT) e dell’università di Washington, evidenzia che le energie rinnovabili possono farci risparmiare un sacco di soldi: le moderne infrastrutture sanitarie hanno bisogno di energia e con le rinnovabili, già più economiche del carbone, negli Usa ci sarebbero 2,8 miliardi di dollari in risparmi climatici e 4,7 miliardi di dollari da impatti climatici evitati con un investimento di 3,5 miliardi di dollari. E tutto questo mentre viene prodotta energia pulita e sostenibile.

E non finisce qui: le energie rinnovabili sono anche un ottimo modo per utilizzare le entrate fiscali: si risparmierebbero 4,7 miliardi di dollari grazie all’eliminazione dei salari persi a causa dei cambiamenti climatici e, oltre a diminuire fino a  cancellare un lungo elenco di minacce per la salute legate al clima, si avrebbero nel contempo enormi  benefici per la salute e minori spese sanitarie.

Illustrando lo studio sul Sustainabilty Times, Vitaliy Soloviy scrive: «Queste sono affermazioni audaci, ma è indiscutibile che l’ energia pulita significhi una migliore qualità dell’aria. La combustione di combustibili fossili, d’altro canto, aumenta la probabilità di patologie cardiache, ictus, asma, cancro ai polmoni e altre malattie. Nel frattempo, un clima mutato dalla combustione di combustibili fossili significa anche un peggioramento delle allergie, una più rapida diffusione dei virus e una maggiore vulnerabilità nella nostra salute in generale. Questi cambiamenti stanno già avvenendo e il passaggio alle energie rinnovabili è il modo più rapido per rallentarli o eventualmente invertire la tendenza».

I risultati del nuovo studio si basano su ricerche inter-disciplinari in 10 Stati Usa, con ricerche sulle implicazioni economiche, sanitarie, ambientali e politiche dei diversi regimi energetici, basati sulla modellizzazione integrata di possibili scenari futuri. Una scoperta sorprendente è che un maggiore investimento nelle energie rinnovabili può produrre guadagni maggiori del previsto. I ricercatori sono convinti che «Se gli Stati rafforzassero le loro politiche sulle energie rinnovabili, i risultati sarebbero ancora migliori. Ad esempio, arrivare al 20% di energie rinnovabili entro il 2030 porterebbe a risparmi per oltre 14 miliardi di dollari in costi relativi alla salute e al clima, mentre alzando la barra al 26% l’ammontare arriverebbe a oltre 20 miliardi di dollari. A seconda dello scenario. ogni chilowattora di nuova capacità di energia rinnovabile può generare tra 8 ¢ e 13 ¢ di benefici per la salute».

Quindi l’attuale obiettivo del 13% di energie rinnovabili nel mix energetico Usa – che il presidente Donald Trump considera dannoso per la competitività della più grande potenza economica globale –  rischia di far perdere un’opportunità storica che è fondamentale per la nostra sopravvivenza come specie. I risultati che sono particolarmente significativi mentre gli investimenti per la sostenibilità vengono spesso descritti come rischiosi.

Lo studio del MIT e dell’università di Washington rappresenta quindi un altro sostanzioso punto a favore di chiede una transizione verso l’energia pulita il più presto possibile. Alla fine – cosa che si sta già verificando con il carbone – gli economisti amici dei fossili non saranno più in grado di opporsi ai numeri: un futuro basato sull’energia pulita potrebbe essere l’unico che possiamo permetterci.