Sversamento di petrolio negli Usa, 89 volte più grande di quanto aveva detto TransCanada (VIDEO)

314 incidenti "significativi" nel 2015. Sierra Club: dimostra la pericolosità del Keystone XL

[11 Aprile 2016]

Una settimana dopo che TransCanada aveva chiuso un  tratto dell’oleodotto Keystone  per un grosso sversamento di greggio, la compagnia ha dovuto ammettere che i galloni sversati nel terreno sono migliaia e non 187 come aveva detto subito.

Alla fina, basandosi sugli scavi del suolo inquinato, TransCanada ha comunicato che un campo del South Dakota, a circa 4 miglia da Hutchinson County, è stato in realtà invaso da circa 16.800 galloni di petrolio. La rottura nell’oleodotto risaliva al 31 marzo, ma è stata scoperta solo il 2 aprile e allora la multinazionale canadese ha chiuso il troncone del  la linea.

Le associazioni ambientaliste hanno subito detto che l’incidente dimostra quanto siano pericolosi gli oleodotti, ma la  TransCanada  ribatte che, anche se lo sversamento è molto più grande di quanto aveva detto, «Non pone effetti ambientali significativi o minacce per la sicurezza pubblica». Tesi difficile da sostenere, visto che il Keystone trasporta petrolio delle sabbie bituminose del Canada, considerato il più sporco del mondo e il più difficile da bonificare.

Inoltre la TransCanada –  la stessa che aveva presentato il progetto del gigantesco oleodotto Keystone XL bocciato da Barack Obama – non ha ancora detto quale sia stata la causa dello sversamento di greggio in South Dakota, ma ha asscurato  che la fuoriuscita è sotto controllo controllato e poi ha riportato le nuove stime della National Response Center and the Pipeline and Hazardous Materials Administration che smantiscono i dati forniti inizialmente.

L’oleodotto che si è rotto fa  parte della rete del Keystone esistente che avrebbe dovuytta essere estesa con il  Keystone XL.  E’ il tratto che porta il petrolio canadese delle sabbie bituminose dell’Alberta, alle raffinerie in Illinois e Oklahoma, attraverso Dakota, Nebraska, Kansas e Missouri. TransCanada ha detto che il gasdotto sarà nuovamente pienamente operativo solo tra qualche giorno e che sul sito dell’incidente sono al lavoro circa 100 operai.

E’ solo l’ennesimo incidente in un oleodotto Usa e spesso le compagnie petrolifere ne sottovalutano la reale portata, fino a che non si scopre che il greggio è fuiltrato molto più in profondità nel terreno di quel che si voleva far credere, oppure che è finito in un corso d’acqua. Le prime cifre date su questo tipo di sversamenti sono quasi sempre molto minori di quanto si scopre dopo. Per esempio, nel 2014, venne ufficialmente dichiarato che una fuoriuscita di petrolio nel North Dakota aveva comportato una perdita di 750 barili di greggi, una cifra che è salita a circa 20.600 barili una volta che si è scavato nel terreno.

Gli ambientalisti dicono che il ripetersi di fatti come questo non solo dimostra non solo l’insostenibilità di un modello energetico basato sul trasporto di combustibili fossili, ma soprattutto che la minaccia che avrebbe rappresentato il  Keystone XL che doveva trasportare il petrolio delle sabbie bituminose canadesi fino alle raffinerie texane sul Golfo del Messico.

L’oleodotto Keystone, approvato nel 2008 dal presidente Usa George W. Bush, solo nel  suo primo anno di attività ha avuto 12 sversamenti e dopo le cose non sono migliorate molto. Il direttore esecutivo di Sierra Club, Michael Brune, ha sottolineato che «Il disastro del Keystone di TransCanada è un duro monito. Non bisogna chiedersi se un oleodotto funzionerà in modo anomalo, ma piuttosto domandarsi quando. Questo è uno dei motivi per cui il presidente Obama ha respinto la pipeline Keystone XL ed è per questo che dovrebbe respingere tutte le pericolose proposte di tubazioni per i combustibili fossili».

Negli Usa il trasporto di greggio avviene soprattutto attraverso oleodotti e treni, mentre gli oleodotti perdono più petrolio, i treni hanno avuto diversi incidenti, anche con morti, ed hanno più probabilità di esplodere. Secondo uno studio dell’International Energy Agency, tra il 2004 e il 2012 negli Usa gli oleodotti hanno sversato tre volte più greggio dei convogli petroliferi via ferrovia e nel 2015 la Pipeline and Hazardous Materials Safety Administration ha riportato 314 incidenti “significativi” che hanno causato danni per più di 305 milioni di dollari e 10 decessi.

Nonostante l’opposizione degli ambientalisti e l’aumento degli sversamenti, TransCanada è determinata ad estendere il suo sistema di oleodotti  e si rifiuta di mettere da parte il gigantesco  progetto del Keystone XL, tanto che, appoggiata dai repubblicani,  ha sfidato la decisione di Obama, dicendo che violerebbe l’American Free Trade Agreement, ed ha presentato un ricorso alla Corte federale degli Stati Uniti.

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