È tempo di corsari. Quando Gentiloni e Realacci facevano i blitz con Goletta Verde

Il presidente del Consiglio incaricato visto da Legambiente

[12 Dicembre 2016]

Paolo Gentiloni ha una storia legambientina. Agli inizi degli anni ’90 dirigeva Nuova Ecologia, da lì il salto in politica prima a livello romano poi nazionale. La giunta Rutelli, la gestione del Giubileo, il governo Prodi poi le primarie romane ed infine il governo Renzi.

Un uomo onesto e competente, una cultura da ambientalista e questo ci fa ben sperare.

Ha molte sfide davanti e guiderà di fatto un Governo a tempo: gli si chiede insieme stabilità e precarietà.

Noi di Legambiente vogliamo solo sperare che una volta entrato nella stanza dei bottoni sappia portare con sé lo spirito legambientino, quel modo curioso e spiazzante di vedere le cose che forse potrà aiutarlo in un contesto così difficile in cui la logica della contrattazione al ribasso rischia di prevalere.

In questa foto Paolo è sulla destra in basso, Ermete [Realacci] lancia l’arrembaggio: si tratta di uno dei primi blitz di Goletta Verde (1986).

Se dovesse avverarsi una doppietta con Gentiloni presidente ed Ermete ministro sarà un bel segnale di speranza e la certezza che si può arrivare a governare facendo politica vera.

Non sarà certo possibile per loro fare la rivoluzione ambientale di cui avremmo dannatamente bisogno in questo paese ma noi speriamo che sappiano essere ancora un po’ corsari e con qualche incursione riescano ad esempio a portare a casa una fine emergenza terremoto ed un inizio di ricostruzione degna di un Paese civile e moderno (qualità del costruito, recupero beni culturali, innovazione, sicurezza, trasparenza); che possano finalmente dare stabilità all’ecobonus (di cui Ermete è inventore e difensore avendo così aiutato concretamente il settore edile) che ci aiuterebbe a rendere le nostre case efficienti e sicure; che facciano approvare i decreti attuativi del collegato ambientale e della legge sulle agenzie regionali in modo da rendere realmente operative due ottime leggi; che spingano per una direttiva europea su economia circolare davvero moderna e ambiziosa; che sostengano il biometano e le energie rinnovabili; che aiutino i parchi e l’agricoltura biologica ad uscire dell’isolamento ed invece ad essere assi portanti di sviluppo territoriale; che sostengano le imprese verdi e le nuove forme di economia civile che danno vita a migliaia di cooperative in cui i giovani inventano nuovo lavoro.

E poi sì, dateci questa benedetta riforma elettorale e fatevi guidare dai principi che avete profondamente incarnato in tutti questi anni: la partecipazione e il sano protagonismo dei territori.

Buon vento corsari!

di Rossella Muoni, presidente nazionale di Legambiente