«Ritenute insussistenti non solo le esigenze cautelari, ma in particolar modo i gravi indizi di colpevolezza»

Inchiesta rifiuti, il Tribunale revoca l’interdizione ai dipendenti Rea Impianti

Si è svolto oggi l'incontro tra il sindaco di Livorno e l'assessore regionale all'Ambiente in merito alla delocalizzazione di Lonzi e Rari. Nogarin: «Finalmente sembra che tutti quanti si stia andando nella stessa direzione»

[12 Febbraio 2018]

Proseguono le indagini dell’inchiesta “Dangerous trash”, culminata lo scorso 14 dicembre con un blitz in due aziende livornesi (Lonzi Metalli e Rari), su di un presunto traffico illecito di rifiuti che vedrebbe coinvolte diverse imprese del territorio: tra queste la Rea Impianti di Rosignano Marittimo, dove per questo alcune figure interne alla società vennero raggiunte da misure cautelari interdittive dall’esercizio di attività imprenditoriali e direzionali. Misure che adesso sono state revocate.

Come informa infatti la stessa azienda, il Tribunale distrettuale del riesame di Firenze, in sede di appello, ha revocato la misura interdittiva nei confronti di Dunia Del Seppia e di Massimiliano Monti: «Il Tribunale ha ritenuto insussistenti nei confronti dei dipendenti di REA Impianti, non solo le esigenze cautelari, ma in particolar modo i gravi indizi di colpevolezza. Nessuno stupore per questa decisione – commentano dalla Rea Impianti – la società ha sempre operato nel rispetto della normativa di settore e dei provvedimenti autorizzativi secondo standard operativi certificati e costantemente implementati nel tempo».

Con l’occasione l’azienda ribadisce quindi l’estraneità alle vicende oggetto di giudizio e prende positivamente atto degli sviluppi giudiziali, confermando la piena fiducia e il pieno sostegno nell’operato della Magistratura.

«Sono molto contento di questo primo risultato dell’approfondimento del lavoro della magistratura che esclude la presenza di gravi indizi di colpevolezza nei confronti delle nostre persone coinvolte in questo complesso procedimento di indagine – dichiara l’amministratore unico Alessandro Giari – in questi mesi purtroppo è passata un’immagine ingiustamente molto negativa della nostra azienda. Tengo a precisare che, a differenza di quanto si possa generalmente pensare, si può operare nel mondo dei rifiuti anche con onestà e correttezza, come la nostra Società fa ogni giorno. Ovviamente, confermiamo la nostra piena disponibilità a collaborare con gli organi giudiziari per addivenire in tempi più rapidi possibili a stabilire la verità dei fatti».

Nel frattempo ha avuto oggi luogo a Livorno l’incontro tra il sindaco Filippo Nogarin e l’assessore regionale all’Ambiente Federica Fratoni sulla delocalizzazione di Lonzi e RaRi, cui ha partecipato anche una rappresentanza dei comitati cittadini che da anni chiedono lo spostamento di queste due attività, con le aziende stesse che si sono sempre mostrate disponibili a valutare la delocalizzazione senza però mai trovare un luogo dove concretamente effettuarla.

«La Regione Toscana affronta il problema con un impegno del quale sono particolarmente felice – spiega il sindaco Nogarin in un video postato sulla sua pagina Facebook – che è quello di mettere in piedi un iter amministrativo che abbia come finalità la delocalizzazione degli impianti. Finalmente sembra che tutti quanti si stia andando nella stessa direzione. Relativamente alla potenziale delocalizzazione presso la piattaforma Biscottino – continua il sindaco – l’assessore Fratoni si è presa l’impegno di parlare con il Comune di Collesalvetti per comprendere se ci sono ancora le condizioni per raggiungere l’obiettivo. Laddove questo non arrivasse a un risultato positivo, il Comune di Livorno e la Regione Toscana si sono presi l’impegno di mettere in piedi potenziali accordi quadro volti alla delocalizzazione, soltanto in aree industriali. La partita importante è che il Comune di Livorno e la Regione Toscana da quest’incontro escono fuori con una precisa volontà, quella di agevolare al massimo i percorsi che sono volti a delocalizzare gli attuali insediamenti produttivi».

L. A.