Nel 2018 aumentate le emissioni medie di CO2 delle nuove auto e dei nuovi furgoni

Tra le cause, l’aumento della massa, della cilindrata e delle dimensioni dei veicoli

[24 Giugno 2019]

Oggi l’European Environment Agency (Eea) ha pubblicato i dati provvisori riguardanti le emissioni medie di CO2 delle autovetture e furgoni nuovi immatricolati nel 2018 nell’Unione europea e in Islanda. Nonostante le promesse delle case automobilistiche e il dieselgate, è il secondo anno consecutivo che c’è un aumento di emissioni per le auto.

Le emissioni dei nuovi veicoli vengono sistematicamente testate utilizzando procedure di “omologazione”. Dal 2017, è stata messa in atto la nuova Worldwide Harmonized Light Vehicle Test Procedure (WLTP), con l’obiettivo di sostituire progressivamente il New European Driving Cycle (NEDC). Il WLTP consente di ottenere informazioni più realistiche sulle emissioni dei veicoli nelle prove di omologazione. Nel 2018, gli Stati membri dell’Eea hanno comunicato si i dati sulle emissioni NEDC che WLTP per circa 4,4 milioni di automobili (circa il 30% delle nuove immatricolazioni). Per questi  veicoli, il fattore di emissione WLTP era in media superiore del 20% rispetto al fattore di emissione NEDC.

L’Eea sottolinea che «Dopo un costante calo dal 2010 al 2016, di quasi 22 grammi di CO2 per chilometro (g CO2/km), le emissioni medie delle nuove autovetture sono aumentate nel 2017 di 0,4 g di CO2/km. Secondo i dati provvisori, la tendenza al rialzo è proseguita con un ulteriore aumento di 2,0 g di CO2/km nel 2018. I furgoni registrati nell’Ue e in Islanda nel 2018 hanno emesso in media 158,1 g CO2/km, ovvero 2,0 grammi in più rispetto al 2017. Si tratta del primo aumento delle emissioni medie di CO2  dei nuovi furgoni da quando il regolamento è entrato in vigore nel 2011, dopo un forte calo nel 2017. I principali fattori che contribuiscono all’aumento delle emissioni di nuove autovetture nel 2018 comprendono la crescente quota di auto a benzina nelle nuove immatricolazioni, in particolare nel segmento dei veicoli commerciali leggeri (SUV). Inoltre, nel 2018 la penetrazione nel mercato di veicoli a zero emissioni e a basse emissioni, comprese le auto elettriche, è rimasta lenta. Con l’obiettivo 2021 di 95 g di CO2/km in arrivo, è necessario un dispiegamento molto più rapido di auto con emissioni basse in tutta Europa».

Secondo l’Agenzia ambientale europea, «Molti fattori hanno influito sull’aumento delle emissioni di CO2 dei nuovi furgoni nel 2018, tra cui un aumento della massa, della cilindrata e delle dimensioni dei veicoli. Anche la quota di mercato dei veicoli a benzina è aumentata, costituendo il 3,6% della flotta di nuovi furgoni (2,4% nel 2017). La quota di furgoni a emissioni zero e basse emissioni è rimasta allo stesso livello (1,7%) rispetto al 2017. Sono necessari ulteriori miglioramenti dell’efficienza per raggiungere l’obiettivo UE di 147 g di CO2/km fissato per il 2020.