Riceviamo e pubblichiamo

Piana lucchese, per migliorare la qualità dell’aria servono infrastrutture funzionali a una mobilità sostenibile

[11 Dicembre 2015]

In relazione alle politiche per il risanamento della qualità dell’aria appare con tutta evidenza la necessità di interventi strutturali in grado di rendere sostenibili gli attuali sistemi di mobilità di merci e persone, utilizzando in maniera preferenziale soluzioni di tipo collettivo e su ferro, sottoinsieme di interventi generali di miglioramento dell’efficienza energetica, sia a livello industriale (con interventi già avviati a livello di Distretto cartario), che di utilizzo più razionale degli usi civili anche per usi termici, prediligendo soluzioni basate sul vettore elettrico o con combustibili a più basso impatto ambientale.

In questo quadro generale stona il fatto che qualcuno ritenga ancora che una “questione decisiva è quella della realizzazione degli assi viari per velocizzare il traffico e allontanarlo il più possibile dai centri abitati”, per risolvere le criticità relative alla qualità dell’aria nella piana lucchese. Questa appare una personale visione di qualche amministratore poco informato, in quanto priva di alcun fondamento amministrativo, ignorante i risultati del “Rapporto interdisciplinare” di Via, che ha espresso nel merito valutazioni opposte.

Quanto alla cosiddetta “cortina di silenzio preoccupante” calata sulla questione, assistiamo, stupiti, ad una azzardata inversione dell’oggetto del dibattito, che dovrebbe riguardare i chiarimenti sulla legittimità degli atti amministrativi del progetto Assi viari, e non la loro prosecuzione comunque ottenuta. La stessa amministrazione provinciale, con nota prot. n. 0247785/2015 del 09/12/2015, ha chiarito al difensore civico regionale (che aveva richiesto riscontro ai vari soggetti competenti in merito alla legittimità degli atti amministrativi) che “Per quanto riguarda i quesiti proposti da Legambiente Città di Lucca, Il Comitato dei garanti ha dedicato un apposito paragrafo denominato “Legittimità degli atti amministrativi” (…) ed ha provveduto ad inoltrare ai soggetti a vario titolo coinvolti nella procedura i relativi documenti per le conseguenti valutazioni di merito”: il tutto in relazione ad un chiarimento mai avvenuto. Appare altresì evidente che vari politicanti, che hanno cavalcato la questione, hanno mentito sui veri motivi del ritardo.

L’unica operazione strategica che un’amministrazione sana può realizzare per affrontare la grave questione sanitaria determinata dalla pessime condizioni della qualità dell’aria nella Piana lucchese non è quella di spostare altrove il problema dell’inquinamento indotto dal traffico veicolare, ma di condividere concretamente il coordinamento con le altre Amministrazioni interessate per programmare soluzioni risolutive delle criticità esistenti. Ciò deve essere fatto in maniera coordinata, avendo conoscenze aggiornate e reali sulle necessità di mobilità, riqualificando o riutilizzando l’esistente (in primis la capacità autostradale, già disponibile), favorendo la mobilità dolce, l’uso del mezzo pubblico e l’istituzione di zone verdi a bassa velocità, utilizzando i Piani di settore prescritti dalle leggi per regolare il transito dei veicoli, ricercando soluzioni per l’intermodalità gomma-ferro-nave per le materie prime del Distretto cartario (il porto di Livorno è il più importante scalo forestale italiano). Francamente ad oggi ciò non è avvenuto, come dimostra il “Programma di miglioramento della Mobilità Automobilistico della Piana di Lucca”, un vero e proprio “atto fantasma”, alla base di tutta la fallimentare programmazione basata sugli Assi Viari, che il Consiglio Provinciale di Lucca avrebbe dovuto approvare nel 2008, e che invece non ha mai registrato alcun passaggio dallo stesso, così come prescritto dalle leggi.

di Circolo Legambiente di Lucca e Capannori e Piana Lucchese