Goletta Verde presenta Isole Smart Energy, il progetto per il sistema energetico del futuro

Isole al 100% rinnovabili: parte da Giglio, Favignana e Lampedusa la sfida di Legambiente

«Le piccole isole del Mediterraneo rappresentano un campo di sperimentazione ideale»

[14 Luglio 2014]

Prima di salpare da Favignana, Goletta Verde ha presentato l’ambizioso obiettivo del progetto “Isole Smart Energy” che, insieme all’isola delle Egadi coinvolge il Giglio, nell’Arcipelago Toscano, e Lampedusa, e che immagina di realizzare il futuro energetico: «Impianti da fonti rinnovabili e efficienti, integrati con smart grid e sistemi di accumulo in modo da ridurre consumi, emissioni e sprechi, avvicinando la domanda di energia e la sua produzione più efficiente».  Il progetto, che si annuncia di grande rilevanza, vede come partner Enel e Fiamm e il patrocinio dei comuni di Lampedusa, Favignana e Giglio; del Parco nazionale Arcipelago Toscano; dell’Area Marina Protetta Isole Egadi; dell’Area Marina Protetta Isole Pelagie; di Res4med; del Consiglio nazionale degli Architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori e del Gse – Gestore servizi energetici

Il progetto parte dalla convinzione che «le piccole isole del Mediterraneo rappresentano un campo di sperimentazione ideale per questo tipo di prospettiva. Perché in molte di queste isole non ha alcun senso realizzare elettrodotti per collegarle alla rete nazionale, vista la distanza, e dunque si può ragionare di un sistema energetico al 100 per cento rinnovabile come sfida che impegna a guardare in modo nuovo al concetto di autonomia, considerando proprio le innovazioni in corso sui sistemi di distribuzione, produzione, stoccaggio dell’energia».

Il vicepresidente di Legambiente, Edoardo Zanchini, spiega che «oggi questa prospettiva di innovazione è a portata di mano da un punto di vista tecnologico e può permettere di aprire opportunità inedite di risparmio per le famiglie e le imprese attraverso sistemi innovativi di autoproduzione e gestione energetica. Manca solo il passaggio alla sperimentazione per capire come costruire nei diversi territori questo nuovo modello energetico. Le piccole isole sono oggi in qualche modo il simbolo dei problemi energetici italiani, perché l’energia elettrica è prodotta con vecchie e inquinanti centrali a olio combustibile, le bollette per i cittadini sono più alte che nel resto della Penisola e malgrado vi sia nelle bollette degli italiani una specifica voce per aiutare queste spese. Costruire una transizione per cui queste isole riescano a valorizzare l’energia prodotta dal sole, dal vento, dalle maree, dall’acqua, dalla terra è oggi una sfida affascinante ma anche possibile. E proprio la straordinaria bellezza delle isole rappresenta una sfida per una ricerca che deve essere attenta a integrare queste innovazioni nell’ambiente e nel paesaggio».

“Isole smart energy” vuole applicare questi obiettivi alle di Giglio, Favignana e Lampedusa e aprire un confronto con cittadini, mondo scientifico, imprese, istituzioni. «In particolare – dicono da Legambiente – il progetto vuole provare a rispondere ad alcune domande fondamentali: è possibile e in quale forma, immaginare una produzione distribuita da fonti rinnovabili per gli usi sia elettrici che termici, considerando anche la crescita della domanda legata al turismo nei mesi estivi sull’Isola? Una gestione innovativa delle reti elettriche e termiche come potrebbe contribuire in questa direzione attraverso, anche, l’installazione di sistemi di accumulo? Ancora, in quale modo potrebbero integrarsi obiettivi di mobilità sostenibile e di gestione delle reti idriche con la realizzazione di questo nuovo modello? Infine, in quale direzione si dovrebbe andare per passare dall’attuale sistema di gestione a uno incentrato sulle rinnovabili, attraverso quali modifiche normative che riguardano le reti e i servizi di gestione energetica?>

Il progetto lanciato oggi, dopo studi e workshop ed incontri nelle isole coinvolte, presenterà i risultati nel settembre 2015.