Anas e Autostrade: non dire decreto se non ce l’hai in Gazzetta

Dopo le richieste di Lagambiente e una interrogazione M5S il decreto appare in Gazzetta Ufficiale

[11 Novembre 2015]

Potremmo divulgare così la notizia, parafrasando un’immagine metaforica, il grave vulnus legislativo che avevamo segnalato al dott. Delrio, Ministro delle infrastrutture, per metterlo al corrente dei possibili danni economici derivanti dal mancato controllo della spesa pubblica in relazione ai progetti che ANAS e le Concessionarie Autostradali  per le opere di maggiore rilievo economico (oltre i 25 milioni di euro).

L’Ufficio di Gabinetto del Ministro, a cui ci siamo rivolti sia telefonicamente che per iscritto in data 7 ottobre per avere chiarimenti, non ha mai risposto. Finalmente abbiamo saputo il motivo: semplicemente non era avvenuta la pubblicazione.

Nella successiva nota al Ministro Delrio del 14 ottobre scorso, anch’essa senza esito, lamentavamo il rischio di gravi conseguenze sui conti pubblici derivanti da un ulteriore ritardo nella pubblicazione del Decreto sul controllo della spesa di ANAS e delle Concessionarie Autostradali, ricordando, per altro, che tale pubblicazione (pur urgente e necessaria per impedire il protrarsi di una prassi illegittima) non avrebbe comunque potuto sanare i gravi vizi sino ad oggi prodotti dalla precedente norma e dalla mancata sottoposizione al parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici di progetti già approvati e realizzati, di cui il Ministero era al corrente essendo stato destinatario di una specifica Censura da parte della Corte dei Conti che aveva accertato (sottolineandolo letteralmente nella propria deliberazione) l’illegittimità del precedente decreto, contrario alla fonte primaria di legge, che lasciava ad ANAS S.p.A. e alle Concessionarie autostradali la facoltà di decidere, in piena autonomia e discrezionalità, se sottoporre o meno i progetti delle opere al parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Queste criticità non si rilevano, per altro, nella narrativa del Decreto emanato e pubblicato nella Gazzetta lo scorso 4 novembre.

La questione si è sbloccata grazie all’interessamento di un deputato, la dott.ssa Arianna Spessotto (del Movimento 5 Stelle e che fa parte della Commissione trasporti della Camera, ndr), che ha depositato una interrogazione parlamentare, che ha avuto un indiretto, quanto immediato, riscontro, in quanto è concisa con l’immediata “apparizione” del Decreto Ministeriale nella Gazzetta Ufficiale.

Ci siamo quindi congratulati con il Ministro Delrio per la tempestività con cui si è tentato di sanare tardivamente il vulnus normativo che avevamo segnalato, constatando la velocità del ritardo con cui i sui Uffici hanno finalmente dato seguito alle censure operate dalla Corte dei Conti nella propria deliberazione e ringraziando il deputato, la dott.ssa Arianna Spessotto, per aver raccolto la nostra segnalazione.

Possiamo affermare con soddisfazione che per gli atti a venire, finalmente, è stato ristabilito il corretto controllo sulla spesa pubblica per questo tipo di opere, come prescritto dalla legge quadro di riferimento. Resta purtroppo il danno compiuto finora.

di Legambiente Città di Lucca