Bus e treni, è scontro tra Regione Toscana e Ferrovie

Ceccarelli «Dichiarazione sorprendente, dalla Regione centinaia di milioni per il trasporto pubblico»

[10 Giugno 2016]

Ieri a Firenze l’amministratore delegato di Ferrovie Renato Mazzoncini, intervenendo  sulla gara regionale per l’affidamento del trasporto su gomma ha detto che «Il governatore Rossi è dal 2010 che parla di gara con per ora risultato zero e danno per i cittadini. Mentre la gara del Comune per Ataf ha dato risultati in tre anni».

A rispondere per le rime a Mazzoncini è stato l’assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli: «Reputo assolutamente sorprendente ed una grave caduta di stile, che l’amministratore delegato di una delle più importanti aziende di stato, cui la Regione versa ogni anno, direttamente o indirettamente, qualche centinaio di milioni di euro, parli con questi toni del percorso realizzato dalla Toscana per la qualificazione del trasporto pubblico, di cui si diceva entusiasta quando era alla guida di Bus Italia. Vorrei ricordare all’ingegner Mazzoncini che in Toscana la gara unica regionale per l’affidamento del trasporto su gomma è stata fatta e portata a termine, contrariamente a quanto accaduto in altre regioni italiane, nonostante i tanti “nemici” incontrati lungo il complesso percorso preparatorio».

Secondo Ceccarelli, «Tutti i rallentamenti successivi all’aggiudicazione definitiva dello scorso marzo sono conseguenza del ricorso presentato dal consorzio Mobit, di cui Busitalia è parte. Per quanto riguarda parole e fatti, se i fatti si misurano con i nuovi bus messi in campo, allora bisogna dire che dei 135 bus che Ataf Gestioni ha messo al servizio di Firenze, 86 sono stati cofinanziati al 55% dalla Regione, compresi 6 di quelli presentati questa mattina, in assenza della Regione che non era stata invitata a partecipare. Questo testimonia il fatto che la Regione, in questi ultimi anni, non solo non ha bloccato il trasporto pubblico, come dice Mazzoncini, ma lo ha reso possibile, mettendo centinaia di milioni di euro tratti dal proprio bilancio, per far fronte ai minori trasferimenti statali. In più, ha cofinanziato l’acquisto di circa 400 bus nuovi per le aziende toscane e, nel frattempo, ha dato gambe ad una gara, unica nel suo genere in Italia e forse in Europa, per migliorare la qualità del servizio, dare stabilità al settore e completare il rinnovamento del parco bus con altri 2.100 nuovi mezzi che dovrà acquistare il futuro gestore. Immagino che se la gara fosse stata aggiudicata a Mobit oggi avremmo letto altre parole. Mi auguro solo che l’ad di Fs sappia affrontare con maggiore fair play le future gare per il trasporto pubblico su ferrovia che lo attendono. Magari con l’intervento dell’Autorithy dei trasporti, che renda obbligatoria la messa a disposizione del materiale rotabile e delle infrastrutture a servizio, in modo tale da superare l’attuale condizione di quasi monopolio a favore di Trenitalia».