Manifesto per una mobilità a zero emissioni, monitoraggio scientifico, premiazione delle buone pratiche e flash mob

Treno Verde 2019: viaggio in 12 tappe nell’Italia dello smog, per una mobilità a zero emissioni

Combattere lo smog e i cambiamenti climatici, meno auto, più trasporto pubblico, ridisegnare le città

[15 Febbraio 2019]

«Quanto è inquinata l’aria delle nostre città? Come le aree urbane possono contribuire a combattere i cambiamenti climatici? L’Italia è pronta alla sfida per ridisegnare le nostre città a favore di una nuova mobilità elettrica, leggera, condivisa?» Sono queste le domande al centro del Treno Verde 2019, la campagna di Legambiente e del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, con il patrocinio del ministero dell’ambiente,che da oggi torna sui binari con la missione di disegnare un futuro con mobilità a zero emissioni. «Un viaggio in 12 tappe, da Palermo a Milano – spiegano a Legambiente – per scommettere su un modello vincente: incentivare la mobilità sostenibile e ridurre l’inquinamento (secondo il principio europeo “chi inquina paga”), puntare sull’intermodalità e sull’elettrico, a partire dai trasporti pubblici, la sharing mobility.

Le città toccate dal tour del convoglio ambientalista saranno: Palermo (dal 18 al 20 febbraio); Bari(dal 22 al 24 febbraio); Napoli Centrale (dal 26 al 28 febbraio); Roma Termini (dal 2 al 4 marzo); Pescara (dal 6 all’8 marzo);Arezzo(dal 10 al 12 marzo); Civitanova Marche (dal 14 al 16 marzo); Rimini (dal 18 al 20 marzo); Padova (dal 22 al 24 marzo); Genova Piazza Principe (dal 26 al 28 marzo); Torino Porta Nuova (dal 30 marzo al 1 aprile) e Milano Porta Garibaldi (dal 3 al 5 aprile).

Cittadini e studenti, come sempre, potranno salire a bordo del Treno Verde per visitare la mostra didattica e interattiva, allestita all’interno delle quattro carrozze, che permetterà di toccare con mano le sfide che abbiamo di fronte per segnare la fine dell’era delle fonti fossili e per dare una risposta efficace alla drammaticità dei mutamenti climatici. La mostra, il cui ingresso è gratuito, sarà visitabile dal lunedì al sabato dalle 8:30 alle 14 per le scuole prenotate e dalle 16 alle 19 per tutti i visitatori. Di domenica il Treno Verde è, invece, aperto dalle 10 alle 13. Nella prima carrozza saranno approfonditi i rischi dell’inquinamento atmosferico e acustico, ma anche come i trasporti incidono sulle nostre vite e sul clima. Nella seconda carrozza, invece, saranno esplorate soluzioni innovative a zero emissioni ed intermodalità con le buone pratiche delle città italiane ed estere. Sempre in questa carrozza sarà presente Play Mobility, il progetto educativo del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane a disposizione di tutte le classi che visiteranno il Treno Verde. Nella terza carrozza, invece, interamente allestita da Ecopneus, sarà presentata l’importanza del riciclo e riutilizzo dei pneumatici per l’arredo urbano, i fondi stradali e tante altre soluzioni che ci permettono di riciclare questi materiali, dandogli una seconda vita. Infine nella quarta carrozza- dove come ogni anno saranno ospitate conferenze, dibattiti e laboratori – sarà possibile riflettere su come promuovere questo cambiamento in prima persona, attraverso la sharing mobilitye le buone pratiche di condivisione della mobilità.

Il presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani, ha sottolineato: «Abbiamo un’occasione unica per costruire concretamente l’uscita dalla mobilità inquinante, contrastare i cambiamenti climatici, ridurre l’inquinamento locale e rendere più vivibili le nostre città” “Ma servono scelte coraggiose e di sistema che fino ad oggi sono mancate. Le politiche locali sicuramente possono dare un importante contributo nel cambiare le abitudini dei cittadini, come dimostra il caso del Comune di Milano con l’Area B e C con cui si investe nel trasporto pubblico anche grazie alla penalizzazione economica di chi usa l’auto privata. Ma senza ambiziose politiche nazionali non vinceremo questa sfida. Su questo il governo in carica non sta segnando la necessaria discontinuità col passato come dimostra anche l’ultima legge di bilancio. Non c’è stato il dirottamento delle risorse economiche destinate tradizionalmente a strade e autostrade verso gli investimenti per le aree urbane per rilanciare la ‘cura del ferro’ del trasporto pubblico e potenziare il trasporto ferroviario per i pendolari; abbiamo assistito al balletto dell’ecotassa sulle auto inquinanti, alla fine depotenziata, e constatato l’assenza di incentivi per chi vuole rottamare l’auto inquinante senza acquistarne una nuova per ridurre il parco circolante privato da record, praticare la sharing mobility, o comprare le e-bike e gli altri veicoli elettrici come tricicli e quadricicli al momento esclusi».

Ad ogni tappa, FS Italiane e Legambiente ospiteranno a bordo del Treno Verde, le più innovative idee in tema di mobilità sostenibile e intermodalità. Alcuni dei progetti sono stati realizzati dal personale del Gruppo FS Italiane, attraverso una call for ideas, altri provengono dal mondo delle start up.Fra queste anche nugo, l’app del Gruppo FS Italiane grazie alla quale è possibile acquistare, con un’unica transazione, soluzioni di viaggio che integrano diverse modalità di trasporto: dal treno all’aereo, dall’autobus alla metropolitana, dal traghetto al care bikesharing.

Per Gianfranco Battisti, AD di FS Italiane, «La sostenibilità ambientale, sociale ed economica è valore fondamentale per i nostri processi industriali e proietta il Gruppo verso un futuro più green e più attento allo sviluppo sostenibile delle città e delle grandi aree urbane del Paese. Per questo motivo, innovazione e tecnologia, determinanti per lo sviluppo sostenibile dei territori, anche quelli più periferici, sono i temi dell’edizione 2019 del Treno Verde e costituiscono il fulcro delle idee e dei progetti delle start up presenti a bordo. E’ indispensabile e importante creare la cultura della sostenibilità e metterla al centro dei progetti industriali: è infatti un pilastro del Piano industriale che stiamo elaborando. Insieme al treno, mezzo ecologico per eccellenza, lavoriamo anche per rendere le stazioni veri e propri hub della mobilità integrata dove le persone possono trovare sempre più servizi in grado di soddisfare le loro esigenze quotidiane. È in quest’ottica che, nella costruzione di nuove infrastrutture ferroviarie e nel mantenimento e miglioramento di quelle esistenti, adottiamo tecnologie innovative e all’avanguardia. Con i green bond, strumenti di finanza sostenibile, acquistiamo poi i nuovi treni regionali Rocke Pop, in circolazione da fine primavera, che hanno un’alta percentuale di riciclo dei materiali, vicina al 100%, e che miglioreranno l’esperienza di viaggio delle persone, portandola al livello dei Frecciarossa. La bussola della sostenibilità, che orienta le nostre azioni quotidiane, ha infatti consentito al Gruppo FS Italiane, importante realtà industriale del Paese, di raccogliere sul mercato finanziario risorse a costi altamente competitivi».

Sul fronte dell’inquinamento atmosferico, Legambiente ricorda che «Lle città italiane restano soffocate dallo smog». Come testimoniano i numeri elaborati dall’associazione ambientalista, «Il 2018 è stato, infatti, un anno da codice rosso, segnato anche dal deferimento dell’Italia alla Corte di giustizia europea per la qualità dell’aria: in ben 26 capoluoghi di provincia è stato superato il limite dei 35 giorni previsto per le polveri sottili, con la conseguenza diretta, per i cittadini, di aver dovuto respirare aria inquinata per circa due mesi nell’anno. E, purtroppo, non va meglio in questo inizio del 2019. In poco più di 40 giorni dall’inizio del nuovo anno già 22 città hanno “consumato” la metà dei 35 giorni oltre i limiti previsti dalla normativa vigente (50 microgrammi a metro cubo come media giornaliera da non superare per più di 35 volte in un anno). Frosinone scalo(30 giorni), Torino(Grassi) e Milano (viale Marche) con 28 giorni sono le città peggiori per superamenti dei livelli di Pm10 e potrebbero superare il limite annuale di 35 giorni già nelle prossime settimane, entrando di fatto subito in emergenza; seguono Rovigo(centro) con 26 giorni, Pavia(Piazza Minerva) con 25, Alessandria (D’Annunzio) e Cremona (Via Fatebenefratelli) con 24, Ferrara (Isonzo) e Treviso (Sant’Agnese) con 23. Ad eccezione di Frosinone nel Lazio, tutte le città già in emergenza smog si trovano nel nord Italia, precisamente in pianura padana».

Secondo i dati dell’Agenzia Europea per l’Ambiente, in Italia «sono oltre 60mila le morti premature riconducibili all’inquinamento atmosferico (oltre 430mila in Europa)» e Legambiente evidenzia che «Il trasporto stradale continua a costituire una delle principali fonti di emissioni di inquinanti atmosferici nelle aree urbane – con l’auto privata di gran lunga il mezzo più utilizzato dagli italiani: se ne contano 38 milioni e soddisfano complessivamente il 65,3% degli spostamenti. Questo anche perché sono ancora privilegiati acquisto e possesso di auto diesel, gasolio e relative detrazioni fiscali: paga meno tasse (possesso e carburante) un furgone o un pickup diesel Euro 0 catalogato come mezzo di lavoro che l’utilitaria ibrida elettrica-benzina».

Proprio per responsabilizzare e informare i cittadini sul problema dell’inquinamento atmosferico, come di consueto ad accompagnare il viaggio del Treno Verde ci sarà sia uno speciale monitoraggio scientifico per misurare le polveri sottili (PM1, PM2.5 e PM10) e i flussi di traffico nelle città in cui farà tappa il convoglio ambientalista, anche grazie al progetto di Legambiente Volontari per Natura sulla citizen science(il contributo dei cittadini alla misurazione del livello di inquinamento e alla definizione delle soluzioni). A questo si affiancherà anche un report sull’accessibilità delle nostre città per i portatori di handicap. Inoltre, flash mob contro l’occupazione di suolo delle auto private e incontri di approfondimento animeranno le varie tappe.

In ogni città in cui farà tappa il convoglio ambientalista saranno premiate le best practices, che già hanno messo in atto il cambiamento sulla mobilità urbana. Autorità, cittadini, aziende e start up saranno inoltre invitati a firmare il Manifesto per una mobilità a zero emissioni, dieci impegni per cambiare volto alle aree urbane e dare avvio a questa rivoluzione, a partire dall’adozione in ogni città di ambiziosi Piani Urbani di Mobilità Sostenibile: spostarsi con il mezzo di trasporto più utile e senza inquinare; promuovere viaggi a piedi; riconquistare zone da togliere alle auto, per ridisegnare lo spazio come bene comune; puntando innanzitutto sulla sicurezza; muoversi con più mezzi e con la sharing mobility per una mobilità socialmente sostenibile e con zero inquinamento.