Dalla carta alla pianta: ciliegi e mirti indiani fioriscono grazie ai fanghi delle cartiere

Career, il progetto che usa i fanghi cartari per il recupero del verde urbano

[19 Aprile 2019]

Questa primavera alla vegetazione dell’Area della Ricerca del Cnr di Pisa si sono aggiunti ben 26 ciliegi da fiore (Prunus serrulata Kanzan) e 26 mirti delle Indie (Lagerstroemia indica, piante che provengono dal progetto “Career: dalla carta alla pianta” che ha sperimentato l’uso di fanghi cartari per il recupero del verde urbano, conclusosi nel 2018.

Francesca Bretzel dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Cnr di Pisa, spiega che «Il progetto ha avuto come scopo quello di sperimentare l’utilizzo di fanghi di disinchiostrazione provenienti dalla produzione di carta riciclata e miscelati a ammendante compostato verde, il compost, e a materiale vulcanico, come substrato per l’allevamento di piante in vivaio».

Il progetto, coordinato da Ise (ora Iret)-Cnr e cofinanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, ha visto come partner il Dipartimento di ingegneria dell’energia, dei sistemi, del territorio e delle costruzioni dell’università di Pisa, e le aziende Vivaio Marino Favilla, BdP azienda di pellettizzazione di Bientina, Europomice e Lucart

I ricercatori sottolineano che «Il fango in questione, è già ammesso per utilizzo in ripristini ambientali e i risultati del progetto hanno evidenziato il successo dello sviluppo delle piante nel terriccio sperimentale e l’assenza di fenomeni di fitotossicità da parte del fango»..

Gli alberi appena piantati appartengono a due specie largamente impiegate come ornamentali grazie alle bellissime e colorate fioriture, il ciliegio in primavera, e il mirto in estate. Nell’Area della ricerca del Cnr pisano, oltre alla presenza di cipressi, pini e albizie, sono stati piantati 15 cloni di olmo (Ulmus Arno), selezionati dall’Istituto per la protezione sostenibile delle piante del Cnr di Firenze (Ipsp-Cnr) resistenti alla grafiosi, malattia fungina che ha decimato questa splendida specie arborea negli anni ‘60.