Il Porto di Pisa dice addio alla plastica monouso, è il primo in Italia

Soddisfazione dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa: «Mi auguro che questo modello virtuoso venga presto replicato negli altri porti italiani»

[10 Aprile 2019]

Il Porto di Pisa, che con i suoi 354 posti barca si posiziona all’interno del Parco di Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli, è il primo approdo turistico d’Italia a dire addio alla plastica monouso, anticipando così i contenuti della recente direttiva approvata in sede europea che prevede il divieto per molti articoli –  come piatti, posate, cotton-fioc, cannucce – entro il 2021.

«C’è molta attenzione intorno a questo tema ed è importante non solo continuare a parlarne, ma soprattutto avere il coraggio di impegnarsi concretamente, anche adottando misure drastiche – spiega Simone Tempesti, amministratore unico del Porto di Pisa – il nostro percorso prevede l’abbandono della plastica monouso all’interno dei nostri uffici e della marina e il lancio di una campagna di comunicazione nazionale».

Alla vigilia della stagione estiva, la prima libera dalla plastica monouso, il Porto di Pisa si prepara inoltre ad ospitare una giornata di sensibilizzazione, il prossimo 15 maggio, con un convegno dedicato ai temi dell’inquinamento da plastica e microplastiche e alle nuove prospettive del riciclo; un’iniziativa alla quale l’Università di Pisa e quella di Siena, i Laboratori Archa, il Parco naturale Migliarino San Rossore Massaciuccoli, il Comune di Pisa, la Regione Toscana e il ministero dell’Ambiente.

«Ringrazio il Porto di Pisa per aver accolto l’appello a diventare plastic free – commenta il ministro dell’Ambiente Sergio Costa – e mi congratulo per essere diventato il primo porto d’Italia che ha detto addio alla plastica monouso. Mi auguro che questo modello virtuoso venga presto replicato negli altri porti italiani. Con la legge Salvamare, approvata la scorsa settimana in Consiglio dei ministri (e anch’essa di ispirazione toscana, ndr) si inizia a ripulire il mare dalla plastica, con alleati preziosi come i pescatori. L’Italia, che per due terzi è bagnata dal mare, vuole essere leader nella tutela di questa risorsa. Con l’impegno di tutti possiamo farcela: confido anche nella sensibilità di velisti, diportisti e subacquei che frequentano il porto di Pisa. Salviamo il mare tutti insieme!».