In Liguria Pelagos Plastic Free diventa un logo per i Comuni

11 Comuni del Levante e il Parco delle 5 Terre si impegnano contro la plastica monouso

[28 Febbraio 2019]

Durante il secondo workshop ligure sul Progetto Pelagos Plastic Free, organizzato nella sede del Parco Nazionale delle Cinque Terre, Legambiente ha lanciato il logo #PelagosPlasticFree  che «impegnerà Comuni, esercizi commerciali, stabilimenti balneari e chi ne farà richiesta a intraprendere un percorso per ridurre la plastica monouso all’interno del Santuario dei mammiferi marini di cui anche la Liguria è parte».

Il progetto Pelagos Plastic Free, condotto da Legambiente e dall’ONG scientifica francese Expédition Med, è finanziato dal Segretariato del Santuario internazionale dei mammiferi marini Pelagos, con la partecipazione di parchi nazionali dell’Arcipelago Toscano e delle Cinque Terre e di Mareblu, Novamont e Unicoop Firenze e nasce dalla necessità di ridurre l’inquinamento marino causato dai rifiuti plastici, per proteggere le diverse specie di cetacei che vivono all’interno del Santuario dei mammiferi marini Pelagos istituito grazie a un accordo tra Italia, Francia e Principato di Monaco e che presto potrebbe essere esteso anche alla Spagna.

Al workshop, dove è stata presentata anche la Carta delle buone Pratiche, con l’intenzione di proseguire l’impegno per limitare l’utilizzo della plastica, soprattutto del monouso, ed evitare che questa finisca in mare, hanno partecipato i Comuni di Bogliasco, Camogli, Sori, Pieve Ligure, Zoagli, Sestri Levante, Moneglia, Bonassola, Framura, Vernazza, Riomaggiore-

Presentando il prof getto, Il responsabile mare di Legambiente, Sebastiano Venneri, ha ricordato che «Quella della plastica è una storia tutta italiana: è italiana l’invenzione della plastica per imballaggio, è italiano pure l’uso scellerato che si è fatto dell’usa e getta per molti anni.  Sempre nel nostro Paese, però, sono nate le prime forme di contrasto concreto al problema della plastica nell’ambiente poi adottate anche da altri paesi europei. Per primi abbiamo vietato l’uso e la vendita delle shopper non compostabili, le microplastiche nei prodotti cosmetici e la vendita dei cotton fioc non biodegradabili. E anche oggi qui a Manarola sperimentiamo un’iniziativa che ci caratterizza in Europa e nel Mediterraneo: quella del Comuni Plastic Free, comuni virtuosi che assumono impegni concreti contro il dilagare della plastica nell’ambiente. Una pratica che questo progetto ci permette di replicare e diffondere con successo, a beneficio della biodiversità custodita nel Santuario Pelagos ma anche delle comunità costiere che lo circondano».

Vincenzo Resasco, sindaco di Vernazza e vice presidente del Parc, ha sottolineato che «La sfida che il Parco Nazionale delle Cinque Terre affronta quotidianamente  è quello di flussi turistici con numeri unici in Liguria: più di tre milioni e 500 mila turisti da marzo a novembre che producono un enorme quantitativo di rifiuti, soprattutto di plastica. Eppure, in pochi anni abbiamo superato il 65% di raccolta differenziata. Lo abbiamo realizzato con azioni e pratiche quotidiane, ad esempio, introducendo la borraccia multiuso e sensibilizzando cittadini e turisti al consumo consapevole».

Il presidente di Legambiente Liguria, Santo Grammatico, ha evidenziato che «Nella nostra regione sono i comuni costieri quelli con più problematiche in materia di riciclo e smaltimento dei rifiuti, questo a causa della forte antropizzazione del territorio e di flussi turistici estivi che complicano ulteriormente la situazione».

Dopo aver espresso la soddisfazione del Cigno Verde per l’alta partecipazione alle due giornate di workshop e per la condivisione da parte degli amministratori locali di un percorso plastic free da costruire insieme, Grammatico ha annunciato: «Questo sarà anche il tema della seconda edizione del nostro Ecoforum Tour, che quest’anno racconterà le buone pratiche e le azioni concrete che si stanno sperimentando per superare l’utilizzo della plastica monouso nella nostra regione».