L’economia circolare non va in vacanza: sul litorale pisano panchine in plastica riciclata

Geofor premia gli stabilimenti balneari che si sono distinti nella raccolta differenziata dei rifiuti

[28 Luglio 2016]

Che fine fanno gli imballaggi in plastica una volta diventati rifiuti e differenziati? Turisti, vacanzieri e cittadini che frequentano gli stabilimenti balneari della riviera pisana da ieri hanno visibile la risposta ai loro sforzi: una panchina in plastica riciclata. È questo il premio consegnato agli stabilimenti balneari pisani che nell’ultimo anno hanno dedicato il loro impegno nella corretta separazione dei rifiuti.

La cerimonia di premiazione è avvenuta ieri presso il Bagno Luisa di Marina di Pisa, risultato il primo classificato nella graduatoria (vedi tabella a fianco); gli altri stabilimenti premiati: Bagno Golf, Centro di Soggiorno Marino Santa Barbara, Bagno Tirrenia, Bagno Lomi, Bagno Rosalba, Bagno Alberto, Bagno La Pace, Bagno La Perla, Bagno Siria.

«Il risultato di questa iniziativa – ha spiegato Paolo Marconcini, presidente di Geofor, che ha curato il progetto in collaborazione con il Comune di Pisa e Avr – ha permesso di individuare dieci soggetti che hanno ottenuto le migliori prestazioni nella corretta separazione dei rifiuti. Un risultato, quindi, non solo quantitativo, ma anche qualitativo». Medesima soddisfazione espressa anche dall’amministrazione comunale, che ha partecipato attivamente, anche nella persona dell’assessore all’Ambiente Salvatore Sanzo.

Nel 2015  in tutta Italia sono state raccolte circa 900.000 tonnellate di imballaggi in plastica, 15,1 Kg per abitante all’anno, che salgono a 17,5 in Toscana. Rimane determinante avviare poi questi materiali a recupero di materia (in subordine, a recupero di energia). La Toscana in questo è maestra in Italia, e grazie al sistema che fa perno in Revet riesce a finalizzare la raccolta differenziata degli imballaggi in plastica, consentendo ogni anno il riciclo di oltre 42mila tonnellate di materiale.

Non a caso il premio assegnato da Geofor, realizzato proprio a partire dalle plastiche riciclate derivanti dalla raccolta differenziata e selezionate dallo stabilimento Revet di Pontedera, rappresenta simbolicamente la chiusura del ciclo integrato dei rifiuti: dal conferimento al reperimento della materia prima seconda, all’utilizzo della stessa per la realizzazione industriale del prodotto finale. Il modo corretto, quindi, d’interpretare le direttive europee nell’ottica dell’economia circolare. Un’economia che trova il modo di sbocciare anche in vacanza, sul litorale pisano.

L. A.