Astenuti Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia. Il M5S: centro-destra nemico dell'ambiente

Legge Salvamare, la Camera approva. E c’è anche la gestione della Posidonia spiaggiata

Muroni: «Finalmente una legge in positivo sull’ambiente, che aiuterà pescatori, qualità delle acque e salute»

[24 Ottobre 2019]

La Camera ha finalmente approvato la Legge Salvamare e Rossella Muroni, che ne ha perorato e accompagnato il faticoso iter, prima come presidente di Legambiente e poi come deputata di Liberi e Uguali, spiega che «La legge Salvamare è una legge che aiuterà i pescatori a svolgere una funzione importante per la qualità delle nostre acque. Il cuore del provvedimento, che prende spunto dalla mia proposta di legge sul fishing for litter, è infatti consentire ai pescatori di portare e conferire a terra i rifiuti che recuperano in mare, nei fiumi, nei laghi o nelle lagune, senza doverne sostenere i costi di smaltimento e promuovere il riciclo dei materiali “pescati”. Con questa legge affermiamo che la qualità delle nostre acque inizia dalle nostre case e dai nostri comportamenti: l’80% della plastica che si trova in mare proviene dall’entroterra e dai cattivi comportamenti dei cittadini, per questo la Salva-Mare prevede anche sensibilizzazione ed educazione ambientale nelle scuole».

La Muroni è giustamente soddisfatta: «Finalmente portiamo in Aula un provvedimento in positivo per quanto riguarda l’ambiente, un provvedimento migliorato dall’esame in Commissione e in cui siamo riusciti anche a parlare di recupero delle biomasse spiaggiate e a potenziare il patrimonio a disposizione del ministero dell’Ambiente per difendere il mare e mettere in sicurezza una delle ricchezze che abbiamo».

La legge Salvamare è stata approvata con 224 voti favorevoli e l’astensione di lega (ex Nord), Fratelli d’Italia e Forza Italia e Alberto Manca, deputato del MoVimento 5 Stelle in commissione ambiente  ha scritto sul suo profilo Facebook che questo «conferma l’avversione del centrodestra nei confronti della tutela dell’Ambiente. Salvini, Meloni e Berlusconi hanno dimostrato di fregarsene dell’inquinamento e della salute degli italiani».

Esulta il ministro dell’ambiente Sergio Costa: «L’approvazione della legge Salvamare alla Camera ci rende particolarmente felici perché rappresenta un tassello fondamentale per il nostro progetto di liberare il mare dai rifiuti e dalla plastica. Sono soddisfatto dal lavoro fatto dalla Commissione ambiente della Camera che ha sostanzialmente migliorato l’impianto normativo e adesso riponiamo le nostre speranze nel Senato per un approvazione rapida di questa legge importantissima per la salute del mare».

Anche Paola Deiana, portavoce del MoVimento 5 Stelle in commissione ambiente e relatrice del disegno di legge Salvamare approvato alla Camera, è contenta per il risultato ottenuto: «Il Mare italiano, i laghi, i fiumi del nostro Paese rappresentano un patrimonio naturistico dal valore inestimabile. Con il via libera alla Camera alla Legge Salvamare mettiamo in piedi un nuovo sistema virtuoso per contrastare l’inquinamento marino a 360 gradi. I pescatori, così come i sub e i diver potranno finalmente recuperare rifiuti in mare e portarli a riva, in piena trasparenza e secondo un nuovo sistema virtuoso che riconosce il valore della loro azione. Inoltre, la Posidonia, la preziosa pianta marina che si accumula sulle nostre spiagge, sarà considerata e trattata in modo corretto, garantendo ai Comuni una gestione più sostenibile e meno onerosa. Grazie ad un mio emendamento condiviso all’unanimità dalla commissione Ambiente, insieme alle altre biomasse vegetali spiaggiate, potrà essere rimessa in natura attraverso siti idonei e salvaguardando il giusto recupero di sabbia e altri materiali di origine antropica. E’ stato naturale ricomprendere nella norma anche fiumi, laghi e altri specchi d’acqua interni. Per questo abbiamo esteso il provvedimento per la pulizia degli argini di laghi e fiumi da legname, favorendo il recupero di questi materiali. Tra le novità introdotte anche la disposizione per i ministeri competenti della stesura e dell’approvazione di nuove linee guida che possano garantire ai nostri ricercatori, di svolgere il proprio lavoro di monitoraggio e ricerca in mare anche attraverso immersioni subacquee, condizione oggi impedita. Siamo orgogliosi di aver approvato in prima lettura la prima legge in Italia per la lotta all’inquinamento marino, fenomeno che abbiamo il dovere di affrontare attraverso soluzioni concrete. Ora l’auspicio è che il passaggio al Senato avvenga in tempi rapidi in modo da arrivare celermente all’approvazione definitiva».