Plastica monouso e rifiuti alimentari, il governo britannico ha un piano

Vuoto a rendere per bottiglie di plastica e lattine e raccolta differenziata dell’umido

[18 Dicembre 2018]

Il governo conservatore del Regno Unito è in pieno caos da Brexit, ma non per questo ha rinunciato a presentare la nuova Resources and Waste Strategy, un piano per i rifiuti in base al quale i consumatori dovranno versare un deposito rimborsabile su bottiglie, lattine e bicchieri usa e getta.  La nuova strategia sui rifiuti obbliga anche i consigli comunali a fornire contenitori separati per i rifiuti alimentari. Secondo il governo, le famiglie così faranno meno confusione a riciclare e i produttori dovranno sostenere il costo dello smaltimento dei beni che producono.

Il piano è stato accolto con cautela sia dalle associazioni ambientaliste che dalle aziende, ma il governo sottolinea che «La strategia è progettata per aiutare a combattere il cambiamento climatico, salvaguardare le risorse e ridurre l’afflusso di plastica verso l’oceano».

BBC News spiega che «L’ultima strategia sui rifiuti è stata presentata 11 anni fa e da allora la preoccupazione per il cambiamento climatico, gli oceani e il modo in cui usiamo le risorse è cresciuta. I rifiuti in decomposizione sono una delle principali fonti di gas serra che stanno surriscaldando il pianeta. E i rifiuti di plastica stanno uccidendo la vita marina».

La Resources and Waste Strategy del governo stabilisce come i diversi ministeri interessati devono puntare a cambiare il modo in cui i britannici gestiscono i rifiuti a casa e sul luogo di lavoro e punta a risolvere quella che BBC News chiama «L’attuale  lotteria del codice del riciclaggio, in base al quale materiali diversi sono riciclabili in diverse aree» e a introdurre un’etichettatura coerente sull’imballaggio in modo che i consumatori sappiano cosa possono riciclare: cosa che dovrebbe far aumentare i tassi di riciclo.

Il governo conservatore vuole rendere le imprese responsabili del costo dello smaltimento dei materiali usa e getta che producono, cosa che potrebbe venire estesa al Tetrapak per le bevande agli elettrodomestici e alle automobili, anche se si tratta ancora di un’ipotesi. Se i loro prodotti saranno più difficili da riutilizzare, riparare o riciclare, le industrie pagheranno tasse più alti.  La Resources and Waste Strategy Costringere obbliga i Consigli locali a fornire raccoglitori separati per i rifiuti alimentari ma i dettagli verranno definiti dopo la consultazione pubblica nazionale che avvierà il governo britannico.  Inoltre, è previsto che i Consigli locali possano autorizzare a smaltire sfalci, potature e organico direttamente nei giardini privati, visto che se finiscono in discarica producono metano, un potente gas serra.

I produttori vengono “Incoraggiati” a progettare prodotti che durano più a lungo e ad aumentare i livelli di riparazione e riutilizzo. Queste nuove norme rischiano di aumentare lo smaltimento illegale di rifiuti, ma il governo britannico prevede di  introdurre «il monitoraggio elettronico delle spedizioni di rifiuti».

Il ministro dell’ambiente Michael Gove ha detto che «La nostra strategia definisce come andremo a ridurre, riutilizzare e riciclare sempre più velocemente. Insieme possiamo passare dall’essere una società “del butta via”, a una che considera i rifiuti una risorsa preziosa».

Secondo Libby Peake, della Green Alliance,  «C’è molto di buono in questa politica: è nella linea giusta. Ma dobbiamo vedere il dettaglio di come funzioneranno esattamente le cose».  Gli ambientalisti temono che, come successo in altre occasioni,  le grandi imprese e la grande distribuzione faranno cambiare idea al governo durante la fase di consultazione, soprattutto per escludere le bottiglie di plastica dal sistema di restituzione dei depositi. Infatti, il British Retail Consortium ha subito detto che la maggior parte dei problemi dei rifiuti che si trovano sulle spiagge vengono dagli imballaggi usa e getta, non dalle bottiglie che si vendono nei supermercati. Inoltre le imprese non vogliono pagare (come prevede anche la proposta di nuova direttiva europea) il costo dell’installazione delle macchine “reverse vending” che ripagano le persone per la restituzione di bottiglie ed altri contenitori.

Questo piano si basa sul bilancio presentato in autunno e che ha annunciato, previa consultazione, un’imposta per gli imballaggi in plastica con meno del 30% di contenuto riciclato,.

Da parte loro, i Consigli locali temono che se le lattine di alluminio faranno parte del sistema di deposito le famiglie non le getteranno più nei cassonetti, facendo mancare il prodotto più redditizio per il riciclaggio.

Per quanto riguarda la differenziazione dell’umido, Samantha Harding, di Campaign to Protect Rural England  ha detto a BBC News che «Separare i rifiuti alimentari è essenziale, perché la decomposizione del cibo nei contenitori per la casa in genere il valore di altri materiali inviati al riciclo».

I sostenitori del provvedimento fanno notare che purtroppo, dopo molti mesi di dibattito, il governo non ha  ancora preso una vera decisione sulle questioni essenziali e fonti parlamentari  avvertono che il ministero del tesoro sta opponendo resistenza a misure che potrebbero aumentare i costi per l’industria che, da parte sua, ha mandato a dire al governo conservatore che quelle stesse misure e «Politiche affrettate» potrebbero ritorcersi contro il Partito conservatore.