Puliamo il mondo 2019, effetto Greta: tanti giovani e 700mila volontari nel grande week-end di pulizia

Legambiente, 38 associazioni e la Commissione Ue: azioni concrete e no a pregiudizi e discriminazioni

[23 Settembre 2019]

«Una battaglia di civiltà ma anche un gesto d’amore per l’ambiente circostante.  È questo lo spirito che ha caratterizzato anche quest’anno il grande week-end ambientalista di Puliamo il Mondo, storica campagna di Legambiente che in questa 27esima edizione ha avuto un grandissimo numero di adesioni da parte di giovani e scuole di tutta Italia, anche grazie all’”effetto Greta”. Tutti si sono rimboccati le maniche per ripulire insieme ai tanti volontari strade e piazze, angoli della città, parchi urbani, ma anche sponde di fiumi e spiagge dai rifiuti abbandonati. Un segnale che lascia ben sperare perché i giovani non vogliono più stare a guardare, vogliono aiutare concretamente l’ambiente partendo proprio dal quotidiano, perché non c’è più tempo da perdere. Un messaggio, quello legato all’azione della cittadinanza attiva, che viene rilanciato alla vigilia del summit dell’Onu sul clima di New York e del terzo Global strike for future che vedrà il prossimo venerdì migliaia di ragazzi di tutti il mondo scendere in piazza, sull’esempio di Greta Thunberg, per ricordare ai grandi della Terra che il nostro Pianeta è in pericolo e che bisogna intervenire».

E’ così che Legambiente descrive l’ennesimo successo di Puliamo il mondo che, nell’edizione del 2019, ha visto nel week-end rimboccarsi le maniche oltre 700mila volontari  –  giovani, cittadini, scuole, migranti, comunità straniere – darsi da fare insieme ad oltre 1600 comuni, Rappresentanza in Italia della Commissione europea e 38 associazioni laiche e cattoliche per ripulire, muniti di guanti e ramazza, aree degradate o spazi della città restituendoli alla fruizione comune, ma anche per dire no a muri e pregiudizi e rilanciare l’importanza di creare e favorire relazioni di comunità puntando su accoglienza e integrazione.

Anche quest’anno sono stati tanti i rifiuti raccolti: a farla da padrone sono ancora i rifiuti di plastica, bottiglie di plastica e vetro, buste, rifiuti ingombranti (ad esempio stampanti, pneumatici esausti, materiali edili sbriciolati e abbandonati lungo strade secondarie, vecchi elettrodomestici ecc), e poi mozziconi di sigaretta e rifiuti di plastica monouso.

Molto soddisfatto il presidente di Legambiente Stefano Ciafani: «Anche quest’anno abbiamo registrato una grande partecipazione alla nostra campagna storica e ciò ci riempie di orgoglio. In più l’effetto Greta ha dato quest’anno uno slancio maggiore alle richieste di partecipazione, mai come quest’anno abbiamo avuto così tante adesioni da parte di scuole e giovani pronti a scendere al nostro fianco per ripulire dai rifiuti abbandonati gli spazi urbani e promuovere le relazioni di comunità dicendo no a muri, discriminazioni e pregiudizi. In questi anni è cresciuta nel Paese da parte dei cittadini l’attenzione e la sensibilità sui temi e le questioni ambientali, la voglia di fare qualcosa di concreto per l’ambiente partendo dal quotidiano, ma è aumentata anche la voglia di farsi portavoce e testimoni in prima persona di esempi virtuosi di economia circolare, di accoglienza e integrazione abbattendo barriere e pregiudizi. In questo percorso i giovani sono sempre più i protagonisti di una rivoluzione straordinaria che parte dal basso, come dimostra anche il movimento dei Fridays for future che in questi mesi, guidato da Greta Thunberg, ha fatto sentire la propria voce. Venerdì prossimo, nella settimana dedicata al clima e al vertice che si aprirà lunedì all’Onu, il movimento giovanile scenderà in piazza per chiedere ai grandi della Terra azioni concrete e anche Legambiente sarà al loro fianco».