Puliamo il Mondo dai rifiuti e dai pregiudizi: 600mila volontari al lavoro

35 associazioni, scuole, migranti e comunità straniere per ripulire strade, periferie e aree verdi dal degrado e dai rifiuti e tessere relazioni di comunità

[1 Ottobre 2018]

«Un mondo migliore passa da un impegno collettivo e da relazioni di comunità».  E’ stato questo il motto della 26esima edizione di Puliamo il Mondo, organizzata da Legambiente, il 28, 29 e 30 settembre in tutta Italia per ripulire strade, vie e periferie dai rifiuti e dal degrado. Ma l’associazione ambientalista sottolinea che «E’ stata anche una tre giorni per ribadire il proprio no ai pregiudizi e alle discriminazioni e per incentivare l’abbattimento di ogni tipo di barriera, sensibilizzando i cittadini ad una maggiore inclusione sociale. Perché si è cittadini dei luoghi, chi di quei territori si preoccupa a prescindere dalla nazionalità e dal passaporto».

Anche quest’anno, la maratona ambientalista lungo la Penisola ha visto impegnati a fianco di Legambiente, oltre 600mila volontari di tutte le età, etnie e religioni, tante scuole, amministrazioni locali e aziende, ma anche migranti, persone senza fissa dimora e ben 35 associazioni cattoliche e laiche che hanno voluto costituire uno speciale comitato promotore di Puliamo il Mondo dai pregiudizi. Infatti, Puliamo il Mondo dai pregiudizi ha visto l’adesione e partecipazione di Acli, Agesci – Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani, Aigae, Arci, Arci Servizio Civile, Articolo 21, Auser, Azione Cattolica, Baobab Experience, Borghi Autentici, Casa Scalabrini 634-ASCS Onlus, Centro Astalli, Cifa, Cngei – Associazione Scout Laica, Comuni Virtuosi, Coordinamento Agende 21 Locali Italiane, Cospe, Croce Rossa Italiana, Earth Day Italia, Erasmus Student Network Italia, Fairtrade Italia, Famiglie Arcobaleno, Focsiv, Gruppo Abele, Libera, Marevivo, Movimento Difesa del Cittadino, Oxfam, Rete della Conoscenza, Save the Children, Slow Food, Società Speleologica Italiana, Sos Mediterranee Italia, Touring Club Italiano, Unione delle Comunità Islamiche.

Per Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente. è la conferma delle ragioni di uno storico slogan della sua associazione: «Un mondo diverso è possibile solo se lo costruiamo tutti insieme, valorizzando ciò che ci differenzia e consolidando quello che ci accomuna. Ogni azione di Puliamo il Mondo è un gesto che ci avvicina agli altri senza distinzioni di etnie, culture e religioni: un Mondo migliore passa da un impegno collettivo. Siamo soddisfatti della grande partecipazione che anche quest’anno ha avuto la nostra campagna in tutta la Penisola, un segno importante che indica come nel Paese stia crescendo sempre di più l’attenzione e la sensibilità sui temi ambientali, ma anche su quelli sociali. E in un periodo storico in cui si parla solo ed esclusivamente alla pancia cercando di alimentare paura e discriminazione, noi con Puliamo il Mondo vogliamo invece parlare al cuore e al cervello sottolineando l’importanza delle relazioni di comunità e dell’inclusione sociale. Siamo convinti che alla fine prevarranno le ragioni dell’ecologia umana».

Sono state poi ben 4mila le località e 1600 i comuni che sono stati coinvolti dal Nord al Sud: da Milano a Roma, da Camerino, città ferita dal sisma del 2016, a Palermo; da Cagliari a Firenze passando poi da Policoro ad Alpignano (To). «Sono, infatti, tante le città dove i volontari si sono dati da fare nel week-end impegnandosi in prima persona, attraverso azioni di cittadinanza attiva – dicono a Legambiente – per fare qualcosa di concreto per l’ambiente. Insieme ai volontari dell’associazione ambientalista, anche gruppi scout, comunità straniere e migranti come ad esempio i ragazzi ospiti di Baobab Experience e le persone senza fissa dimora ospiti del centro diurno Binario 95 che hanno dato una mano nella pulizia organizzata venerdì nella Capitale a Porta Maggiore. Tanti i rifiuti raccolti: bottiglie di plastica e vetro, cartacce, mozziconi di sigaretta, ma anche stracci, lattine, pneumatici, cerchioni di plastica, sono il “bottino” di questa tre giorni di grande pulizia, che vuole porre l’accento anche sull’importanza di una corretta gestione dei rifiuti e sull’economia circolare. Perché se riciclati i rifiuti possono essere una risorsa preziosa e passare a nuova vita».
In una lettera di ringraziamento inviata da Ciafani e dal direttore generale di Legambiente Giorgio Zampetti ai circoli e ai regionali del Cigno verde si legge: «Entusiasmante, travolgente, commovente e rinfrancante. Questi quattro aggettivi ci sono venuti in mente per descrivere l’edizione 2018 di Puliamo il mondo, quella contro i pregiudizi, e ogni vostra iniziativa organizzata in questo ultimo fine settimana di settembre. Abbiamo colorato di giallo verde tante piazze, strade, giardini, parchi e spiagge. Le abbiamo ripulite dai rifiuti. Abbiamo restituito bellezza a tanti luoghi deturpati e dimenticati dalle istituzioni, ricordando anche le tante esperienze innovative di economia circolare nel nostro Paese. E lo abbiamo fatto con la solita generosità che contraddistingue la grande famiglia legambientina».

Secondo Ciafani e Zampetti, «Quest’anno abbiamo fatto anche di più. Abbiamo cominciato a sgretolare i muri costruiti nel nostro paese. A livello nazionale abbiamo messo in piedi una grande alleanza trasversale con altre 35 associazioni che si battono contro ogni discriminazione fondata su etnia, religione e orientamento sessuale e lavorano per l’integrazione delle persone in difficoltà, a partire dai detenuti, disabili o di chi ha problemi di salute mentale. Voi avete fatto altrettanto con chi sul vostro territorio si muove seguendo la nostra stessa stella polare, quella dell’inclusione, dell’integrazione e della solidarietà. Abbiamo organizzato iniziative anche con le comunità straniere già presenti da anni in Italia e con i migranti ospiti del nostro paese da pochi mesi o settimane. Lo abbiamo fatto insieme spesso a chi gestisce gli Sprar, le strutture di buona accoglienza diffusa che il recente decreto sicurezza vuole smantellare.  Le foto che ci avete mandato (fatelo, se non lo avete fatto, inviandole a puliamoilmondo@legambiente.it), i post su facebook, i tweet su Twitter, i comunicati inviati alla stampa, le storie raccontate sui canali radio e tv della Rai e sugli altri media che ci hanno seguito, raccontano bene che esiste un’altra Italia che costruisce e non distrugge e che lavora per abbattere le barriere culturali tanto di moda negli ultimi periodi nel nostro Paese».

Presidente e direttore di Legambiente concludono: «Abbiamo dato tutti insieme un grande segnale di ribellione pacifica all’ondata dilagante di razzismo e intolleranza e abbiamo parlato al cuore e al cervello degli italiani facendo da contraltare a chi ogni giorno parla alla pancia dei nostri connazionali. Non sarà un lavoro una tantum ma continueremo con altre iniziative durante l’anno, di cui vi diremo a breve. L’ambientalismo scientifico e l’ecologia umana saranno ancora al centro del nostro lavoro nazionale e sui territori nel prossimo futuro. Sappiamo che sarà una lunga traversata nel deserto ma sapere che lo faremo insieme a tutti voi ci rassicura e ci fa pensare che presto riusciremo a invertire la rotta. Grazie di cuore per questa nuova carica di ardenalina ed energia che ci avete trasmesso con il vostro solito entusiasmo e la vostra abnegazione mai scontata. E grazie al nostro ufficio nazionale di Milano che come ogni anno ha organizzato il tutto alla perfezione».