Sin di Bussi, la Edison interverrà su due aree inquinate

La Regione Abruzzo: rilancio del Polo industriale di Bussi

[1 Dicembre 2016]

Dalla conferenza di servizi per il Sito di interesse nazionale (Sin) di Bussi sul Tirino, che si è tenuta ieri pomeriggio al ministero dell’ambiente, e emerso che «La Edison effettuerà gli interventi di caratterizzazione in due aree del sito di Bussi in Abruzzo».

La conferenza di servizi ha anche  approvato i Piani di caratterizzazione delle aree di RFI- Gruppo Ferrovie dello Stato e quello relativo all’area dello stabilimento “Isagro SpA”. La  Regione Abruzzo ha comunicato di aver in corso di predisposizione uno schema di convenzione con Arta  Abruzzo per il finanziamento dell’esecuzione delle indagini previste nel Piano di caratterizzazione delle aree pubbliche.

In una nota il ministero spiega che «In particolare la Edison ha  confermato la disponibilità ad attivarsi per l’esecuzione degli interventi di caratterizzazione e l’adozione di misure di prevenzione nell’area “Tremonti” di proprietà della stessa Edison, nel comune di Bussi, e nell’area “Ex Montecatini”, oggi di proprietà  della società Moligean, nel comune di Bolognano, per la quale la Provincia di Pescara ha emesso a settembre 2015 una ordinanza nei confronti di Edison riconoscendola quale soggetto responsabile della contaminazione».
Il ministero dell’ambiente ha chiesto alla Edison di «concludere entro 90 giorni le operazioni di caratterizzazione che dovrebbero quindi essere ultimate entro l’inizio di marzo» e ricorda che «Scadono invece il 10 dicembre i termini assegnati dal Ministero agli altri soggetti privati che stano svolgendo le attività di caratterizzazione negli altri siti».

Intanto il il vice Presidente della Giunta regionale, Giovanni Lolli  rispondeva ad alcuni articoli comparsi recentemente sui media abruzzesi: «Le notizie di stampa apparse oggi sulle cronache locali sulla vicenda della reindustrializzazione del sito di Bussi, rischiano di confondere e disorientare le aspettative di quanti da anni attendono che in quell’area ci sia un rilancio economico e sociale. Le considerazioni riportate sui giornali sono riferite a condizioni relative ad un accordo di programma ormai superato già da diversi mesi e soprattutto non ha nulla a che fare con il protocollo siglato lunedì tra Regione, Comune di Bussi e l’imprenditore veneto Alberto Filippi. Quello siglato lunedì scorso, rappresenta un documento che si pone come obiettivo proprio quello di rilanciare l’intero polo industriale da sempre considerato volano economico per l’intera Valpescara».