Taranto: decreto di Costa predispone il riesame dell’Aia

Il ministro dell’ambiente: «E’ un dovere procedere al riesame, lo dobbiamo ai cittadini e ai lavoratori»

[28 Maggio 2019]

Quello dell’Ilva di Taranto è uno dei “tradimenti” imputato al Movimento 5 stelle ritenuti tra le principali cause della sonora sconfitta elettorale alle elezioni europee e probabilmente non è un caso che – proprio mentre Matteo Salvini chiede la completa resa del M5S su altri temi sensibili come la Tav e le altre mega-infrastrutture – il ministro dell’ambiente Sergio Costa (in quota pentastellata e bestia nera dei leghisti) abbia annunciato oggi nel corso della sua audizione in commissione Ambiente della Camera un decreto nel quale «E’ disposto il riesame dell’autorizzazione integrata ambientale di cui al DPCM del 29 settembre 2017, al fine di introdurre eventuali condizioni aggiuntive motivate da ragioni sanitarie».

Nel decreto si legge che «In base alle risultanze si procederà a rivalutare l’Autorizzazione integrata ambientale, eventualmente fissando più adeguate condizioni di esercizio».

In una nota il ministero dell’ambiente spiega che «L’atto segue l’istanza del 21 maggio con la quale il sindaco di Taranto ha chiesto di avviare la procedura di riesame dell’Aia in base agli esiti del rapporto di valutazione del danno sanitario elaborati da Arpa Puglia e Asl Taranto, che hanno evidenziato un rischio residuo non accettabile per la popolazione anche a valle del completamento degli interventi previsti dal decreto di riesame dell’Aia del 2012» e Costa conclude: «E’ un dovere procedere al riesame, lo dobbiamo ai cittadini e ai lavoratori. Abbiamo accolto con favore l’istanza del sindaco, con il quale il rapporto di collaborazione è costante e proficuo, e che ringrazio. Si apre una nuova pagina per Taranto. Il 24 giugno torneremo in città per incontrare ancora una volta i tarantini e continuare il percorso avviato insieme un mese fa».