Rifiuti speciali, un altro acquisto nel pisano per il Gruppo Hera

Attraverso la Waste Recycling acquisito il ramo d’azienda impianti della Teseco

[31 Gennaio 2017]

Poco più di un anno dopo l’acquisto della pisana Waste recycling, importante realtà industriale attiva nel trattamento dei rifiuti speciali, il Gruppo Hera pesca ancora una volta in Toscana: proprio attraverso la  Waste Recycling – controllata oggi al 100% da Herambiente – la multiutility emiliana ha acquisito il ramo d’azienda impianti (allocati su un’area di complessivi 126.000 mq) della pisana Teseco, anch’essa operante oltre 30 anni di esperienza nel settore dei rifiuti speciali.

«In virtù delle autorizzazioni, dei quantitativi di rifiuti gestibili e degli impianti di trattamento di cui dispone, con questa operazione Waste Recycling – spiegano dal Gruppo Hera – si conferma una delle realtà più importanti a livello nazionale nel settore dei rifiuti industriali, andando ad arricchire e completare i numerosi servizi rivolti ad aziende di medio grandi dimensioni. Allo stesso tempo Herambiente amplia ulteriormente il proprio portafoglio clienti, scegliendo di rafforzarsi commercialmente in un territorio in cui è già attiva. Questa operazione consente, da un lato, di conservare e mantenere in attività un importante segmento della realtà produttiva pisana, dall’altro, di ampliare la dotazione impiantistica di Herambiente e i servizi offerti ai propri clienti, rafforzandone la posizione di leadership nel trattamento e recupero dei rifiuti. Essa si inserisce inoltre nel percorso di ampliamento del perimetro societario avviato dal Gruppo Hera già da diversi anni ed è in linea con la strategia di espansione territoriale e di integrazione».

Grazie a questa operazione, che segue di poche settimane quella della trevigiana Aliplast, si amplia ulteriormente l’offerta commerciale e l’importante dotazione impiantistica di una multiutility che coniuga sempre più maggioranza pubblica (al 51,3%) e radicamento nei territori d’origine con ambizioni che da tempo vanno oltre i confini dell’Emilia Romagna: piccolo non sempre riesce ad essere anche bello, quando si tratta di coniugare la sostenibilità ambientale con quella economica.

L. A.