Assets+: competenze tecnologiche per l’industria della difesa

L'università di Pisa capofila del consorzio finanziato dall'Ue con oltre 3 milioni di euro

[6 Settembre 2019]

Alliance for Strategic Skills addressing Emerging Technologies in Defence (Asset+) è un progetto europeo Erasmus+, appena finanziato con oltre 3 milioni di euro per i prossimi tre anni, che punta a rispondere a domande come: «Quali sono le nuove competenze che più avranno impatto sul settore della difesa? E quali le strategie migliori per disseminare nuove conoscenze e pratiche in un settore così ampio ed eterogeneo?»

Capofila del progetto è l’Università di Pisa e il coordinatore scientifico è il professor Gualtiero Fantoni (nella foto) del dipartimento di ingegneria civile ed industriale, che guida e un gruppo di ricerca multi-disciplinare, che coinvolge docenti e giovani ricercatori di vari dipartimenti dell’Ateneo pisano. Tra le aziende che partecipano al progetto: Rolls Royce, Airbus e Leonardo Elicotteri.

che L’obiettivo è quello di «istituire una filiera sostenibile delle risorse umane per l’industria della difesa. Il risultato del progetto sarà una piattaforma stabile e auto-sostenibile per il reclutamento e la crescita di dipendenti sia tra settori diversi e sia dalle start-up, alle PMI, alle grandi imprese». E Fantoni spiega: «Si partirà da un’analisi delle competenze che stanno maggiormente impattando il settore, soprattutto negli ambiti della robotica, dell’Intelligenza Artificiale e Industria 4.0. Da lì si darà il via alla progettazione di corsi che andranno incontro alle esigenze delle aziende che lavorano nel settore e che sempre più chiedono metodi moderni di apprendimento. I corsi si baseranno sul Problem Based Learning, sul PrEtotyping, sulla creazione di comunità di pratica e di Innovation camp. Non ultimo, avremo un focus sulla incentivazione della mobilità, sia geografica sia fra aziende».

All’università di Pisa sono convinti che «Il progetto avrà un impatto non solo su studenti, dottorandi e ricercatori, ma anche sulle moltissime PMI che lavorano nella supply chain del settore, nonché su dipendenti di multinazionali. In particolare, le PMI saranno rappresentate nel consorzio da un organismo, al fine di garantire la scala adeguata che spesso purtroppo non riescono ad avere date le loro dimensioni».

Fantoni conclude: “Dopo EndureBeFORE e Ulisse, si tratta del quarto progetto europeo sul tema sviluppo di nuove competenze, del quale sono responsabile scientifico per l’Università di Pisa. Questo sta creando un gruppo di ricerca multidisciplinare e giovane che comprende dottorandi e ricercatori, non solo dei dipartimenti di ingegneria, ma anche economisti, psicologi del lavoro, matematici e fisici. Ed è proprio di questi giorni la notizia della vincita del premio Nobile da parte di Filippo Chiarello. Teniamo molto inoltre a lavorare in sinergia con realtà del territorio come Gate Center di Pisa e la Fondazione Giacomo Brodolini, che da anni lavora sul tema delle competenze».