La bioingegneria toscana ha piantato un seme in Africa

[9 Gennaio 2015]

Grazie al corso “From Making to Marketing” tenuto dai ricercatori di Bioingegneria del Centro Piaggio dell’Università Pisa e del FabLab Pisa 40 studenti (e docenti) provenienti da 9 università africane – di Tanzania, Kenia, Uganda, Malawi, Zambia ed Etiopia – hanno acquisito i fondamenti della prototipazione rapida e della progettazione di modelli di business ispirati al PhD Plus dell’Ateneo pisano. In una settimana hanno così imparato a progettare e stampare oggetti semplici, usando software e stampanti open source.

Da sempre l’idea di fondo del team di ricercatori, studenti e tecnici di Bioingegneria del Centro Piaggio e del Fablab Pisa è che l’open source design dei dispositivi biomedicali associato allo sviluppo delle capacità umane siano i due requisiti per  migliorare l’healthcare in Africa. I bioingegneri dell’Ateneo pisano sono stati fondamentali per l’organizzazione del curriculum di studi dei colleghi africani e per il successo della Summer School.

Il corso, sponsorizzato in parte dall’UNECA, si è svolto durante l’Innovators Summer School presso la Muhimibili University di Daresalaam, in Tanzania, e ha avuto come protagonisti Arti Ahluwalia, Carmelo De Maria, Salvatore Balestrino, Gabriele Montelisciani, Renata Bertocchi, Serena Giusti, Sonia Albana.

La Summer School di Daresalaam, riassume l’Ateneo pisano, ha così mostrato come si sviluppa un prodotto a partire dall’ideazione fino alla sua commercializzazione. La progettazione e la fabbricazione di uno sterilizzatore UV per l’acqua che ha vinto la Innovation Competition dello scorso anno è stato proposto come case study e ha costituito la parte pratica del corso. Sotto la supervisione di esperti di business aziendale e di marketing, lo sterilizzatore ha attraversato tutte le fasi di innovazione e commercializzazione. In parallelo gli studenti hanno lavorato in gruppo per sviluppare le proprie strategie di business e di marketing per le proprie idee.