Ecologia e pianificazione del mare e ambiente sonoro: due borse di studio Marie Skłodowska-Curie a Venezia

500.000 euro per due giovani ricercatori della IUAV su 856 proposte pervenute alla Call

[13 Febbraio 2020]

Dalla Call 2019 Marie Skłodowska-Curie, che finanzia lo sviluppo della carriera di ricercatrici e ricercatori, sostenendone la mobilità internazionale, intersettoriale e interdisciplinare, nell’ambito del programma europeo Horizon 2020, sono arrivate ottime notizie per l’università Iuav di Venezia che si è aggiudicata  due borse Global Fellowship (GF), per un valore complessivo di oltre 500.000 euro sui 50 milioni messi a disposizione quest’anno. All’ateneo veneziano sottolineano che si tratta di «Un risultato eccezionale, se si pensa che alla Call sono state presentate ben 856 proposte progettuali e che entrambe le proposte di ricercatori Iuav sono state finanziate».
Le borse GF prevedono per i ricercatori una “fase in uscita” presso un ente di ricerca in un paese terzo e una “fase di rientro” di 12 mesi presso la propria università di origine, per riportare a casa le importanti esperienze e competenze acquisite con la mobilità. Ecco a chi sono andate:
Elena Gissi, con la supervisione dei docenti Francesco Musco e Fiorenza Micheli (co-direttrice del Stanford Center for Ocean Solutions), trascorrerà 24 mesi presso la Stanford University, in California, considerata una delle migliori università al mondo. Lavorerà al progetto MEDIX – Marine Environmental DynamIcs and seX-based analysis for climate change adaptation in marine spatial planning.
MEDIX contribuirà a creare un nuovo approccio alla Pianificazione Spaziale Marittima (MSP, un processo pubblico che mira a ottimizzare l’utilizzo del mare a vantaggio sia dello sviluppo economico che dell’ambiente), esplorando come la valutazione dinamica dei Servizi Ecosistemici rispetto agli scenari di cambiamento climatico possa portare a una gestione e pianificazione innovative dello spazio marittimo.
Inoltre, la ricerca Iuav esplorerà per la prima volta le frontiere dell’innovazione di genere nella conservazione e nella pianificazione del mare, integrando la cosiddetta “analisi di sesso” nello studio delle risposte ai cambiamenti climatici di organismi marini ed ecosistemi.
Nicola Di Croce, supervisionato dalle docenti Francesca Gelli e Catherine Guastavino, sarà invece ospitato per 24 mesi dalla McGill University di Montréal, dove svilupperà il progetto SOUNDCITY – Sonic inquiry in urban research: advancing policy analysis and design through sound planning tools. L’ambiente sonoro ci circonda costantemente e contribuisce alla costruzione di una particolare atmosfera che influenza direttamente la qualità dell’urbano, perché ha la capacità di attrarci o respingerci, di farci sentire o meno a nostro agio, di farci percepire un senso di protezione o di insicurezza. Con la sua ricerca, Di Croce si propone di dimostrare come l’investigazione dell’ambiente sonoro possa essere utile all’analisi di politiche urbane e influenzarne il disegno, e quanto l’impiego di installazioni e interventi sonori nello spazio pubblico possa promuovere l’inclusione sociale e lo sviluppo locale sostenibile.
Le due borse si aggiungono a quella già vinta nel 2015 da Elena Ostanel con il progetto NEIGHBOURCHANGE – Social innovation and urban revitalization in hyperdiverse local societies, sotto la supervisione della docente Laura Fregolent. Elena Ostanel è rientrata dal suo periodo di mobilità, svolto presso l’Università di Toronto, e continuerà a lavorare al suo progetto fino a ottobre 2020.