L’eruzione dei Campi Flegrei che ha ricoperto di ceneri vulcaniche il Mediterraneo centrale

Avvenuta 29mila anni fa, ha avuto impatti su un’area di 150mila kmq: a svelarla uno studio condotto da Cnr, Ingv, università britanniche di Oxford, Durham, St Andrews, Cnrs francese e Università di California

[30 Aprile 2019]

Sin dagli anni ’70 un livello di ceneri datato a circa 29.000 anni fa è stato ritrovato nei sedimenti lacustri e marini di un’ampia area – 150mila chilometri quadrati – del Mediterraneo centrale, ma finora nessuna prova geologica di una grande eruzione era stata fino a oggi mai trovata: a svelare il mistero è oggi uno studio pubblicato su Geology da un team internazionale di ricercatori provenienti da Cnr, Ingv, università britanniche di Oxford, Durham, St Andrews, Cnrs francese e Università di California, che ha individuato il misterioso responsabile nei Campi Flegrei, celebre campo vulcanico del napoletano.

«Attraverso indagini stratigrafiche, geochimiche e datazione di rocce vulcaniche dei Campi Flegrei, rinvenute nella periferia settentrionale di Napoli, è stato possibile identificarne l’origine dell’eruzione che distribuì le sue ceneri nell’area – spiega Roberto Isaia, ricercatore dell’Ingv-Osservatorio Vesuviano –  Inoltre, attraverso un’elaborazione al computer dei dati di dispersione delle ceneri, eseguita da Antonio Costa, ricercatore dell’Ingv-Bologna, è stato possibile ottenere un modello simulato dell’eruzione di Masseria del Monte dei Campi Flegrei e la stima della sua magnitudo». Questi dati indicano che la magnitudo (M) dell’eruzione di Masseria del Monte fu 6.6, quindi molto simile a quella della più recente grande eruzione del Tufo Giallo Napoletano (circa 14mila anni fa, M=6.8) i cui depositi formano uno spesso banco di tufo nel sottosuolo della città di Napoli, cavato e utilizzato fin dall’età classica come pietra da costruzione.

«Quella del Tufo Giallo Napoletano – continua Biagio Giaccio, ricercatore del Cnr-Igag – è la seconda più grande eruzione della storia eruttiva dei Campi Flegrei, inferiore solo all’enorme eruzione dell’Ignimbrite Campana di circa 40mila anni fa che ricoprì la Campania di una spessa coltre di tufo, e le cui ceneri sottili raggiunsero anche la Pianura Russa, a migliaia di km di distanza». Come spiegano dal Cnr con l’identificazione dell’eruzione di Masseria del Monte si aggiunge quindi un terzo evento di grande magnitudo nella storia vulcanica flegrea, che dimezza il tempo di ricorrenza medio delle grandi eruzioni di questo vulcano, uno dei  «più produttivi dell’Europa».