Trump ordina di sviluppare una flotta di rompighiaccio atomici, per “proteggere” l’Artico e l’Antartide

Ma l’Antartide è smilitarizzata. Nuove tensioni con Russia e Cina

[10 Giugno 2020]

Il presidente statunitense Donald Trump ha firmato il “Memorandum on Safeguarding U.S. National Interests in the Arctic and Antarctic Regions” con il quale ordina ai segretari di Stato, difesa, commercio, energia, sicurezza interna, aI direttore dell’Office of Management and Budget (OMB) e all’assistente del presidente per gli affari nazionali di sicurezza, di salvaguardare gli «interessi nazionali statunitensi nelle regioni artiche e antartiche» e scrive che «Per aiutare a proteggere i nostri interessi nazionali nelle regioni dell’Artico e dell’Antartico e a mantenere una forte presenza della sicurezza nell’Artico insieme ai nostri alleati e partner, gli Stati Uniti richiedono una flotta di rompighiaccio per la sicurezza polare pronta, capace e disponibile, che sia operativamente testata e completamente dispiegabile entro l’anno fiscale 2029«.

E, «In conseguenza, dall’autorità della quale sono investito in qualità di presidente dalla Costituzione e delle leggi degli Stati Uniti d’America», Trump ordina che gli Usa sviluppino un programma di acquisizione di una flotta polare di rompighiaccio che supporti gli interessi statunitensi nelle regioni artiche e antartiche.

L’Amministrazione federale statunitense dovrà analizzare i requisiti per acquisire questa flotta di rompighiaccio che dovrà servire anche a garantire  la «strategia di sicurezza nazionale e la strategia di difesa nazionale, a seconda dei casi. Separatamente, la revisione includerà la capacità di fornire una presenza persistente degli Stati Uniti nella regione antartica, a seconda dei casi, conformemente al sistema del Trattato Antartico», che però non prevede una presenza militare in Antartide.

Il Segretario alla Sicurezza Nazionale, attraverso la Guardia Costiera, in coordinamento con il Segretario alla Difesa e la Marina Militare e il Segretario dell’energia, condurrà  «Uno studio comparativo dei vantaggi e rischi operativi e fiscali di un mix di flotte polari di rompighiaccio di sicurezza che consista in almeno tre polar-class security cutters (PSC) pesanti che siano adeguatamente attrezzati per raggiungere gli obiettivi di questo memorandum».

Questo  studio deve essere presentato a Trump dal Direttore dell’OMB e l’Assistente del Presidente per gli affari di sicurezza nazionale, entro 60 e deve comprendere: i casi in cui utilizzare nell’Artico «l’intera gamma di missioni di sicurezza nazionali ed economiche (compresa la facilitazione dell’esplorazione e dello sfruttamento delle risorse e la posa e manutenzione di cavi sottomarini) che possono essere eseguite da una classe di PSC di medie dimensioni, nonché analisi di come questi casi d’uso differiscono rispetto all’uso previsto di PSC pesanti per queste stesse attività. Tali casi d’uso identificheranno il numero e il tipo ottimali di rompighiaccio di sicurezza polare per garantire una presenza persistente nelle regioni dell’Artico e, se del caso, dell’Antartico»; una valutazione delle capacità operative estese, con i relativi costi, per i PSC pesanti e medi non ancora oggetto di contratto, «includendo in particolare il massimo utilizzo di tali PSC rispetto alla sua capacità di sostenere gli obiettivi di sicurezza nazionale attraverso l’uso del seguenti mezzi: aviazione senza pilota, sistemi di superficie e sottomarini; sistemi spaziali; sensori e altri sistemi per raggiungere e mantenere la consapevolezza del dominio marittimo; sistemi di comando e controllo; sistemi sicuri di comunicazione e trasferimento dati; e sistemi di raccolta di informazioni. Tale valutazione deve inoltre valutare armamenti difensivi adeguati a difendersi dalle minacce dei concorrenti vicini e il potenziale della propulsine nucleare.  Definite le dimensioni e la composizione della flotta polare Usa, bisognerà valutare l’identificazione di «almeno due sedi ottimali di basi degli Stati Uniti e di almeno due sedi di basi internazionali. La valutazione della posizione delle basi comprende i costi, i benefici, i rischi e le sfide relative alle infrastrutture, al personale di bordo e al supporto logistico e di manutenzione per i PSC in tali luoghi. Inoltre, tale valutazione deve tenere conto delle potenziali opportunità di condivisione degli oneri da condividere con il Dipartimento della Difesa e alleati e partner, a seconda dei casi. Per questo Trump prevede anche un rifinanziamento ponte del programma USCGC Polar Star 2022-2029, anche con noleggio di navi. Ma l’obiettivo resta quello di «assicurare una flotta di rompighiaccio per la sicurezza polare pienamente capace che sia in grado di fornire una presenza persistente nelle regioni dell’Artico e dell’Antartico al minor costo possibile».

Attualmente gli Usa possono contare su un solo rompighiaccio pesante operativo, l’USCGC Polar Star, costruito negli anni ’70 e ormai obsoleto, e su un rompighiaccio di medie dimensioni, l’USCGC Healy. Trump ha chiesto di chiudere il gap che divide gli Usa da altre nazioni e il riferimento alla Russia è più che evidente.

Infatti, il confronto per il dominio sull’Artico tra Washington e Mosca si è fatto sempre più duro e il segretario alla sicurezza nazionale Usa, John Bolton, a maggio aveva dichiarato che la Guardia Costiera  statunitense doveva sfidare «la crescente influenza militare» della Russia e della Cina nella regione.

La Russia non ha mai fatto mistero del fatto che considera l’Artico vitale per i suoi interessi strategici e che non pensa di cedere un palmo della sovranità dichiarata sulla piattaforma artica. Come spiega Russia Television, «In questo contesto, il governo russo ha elaborato regole di navigazione nelle sue acque territoriali per la rotta marittima del Nord per le imbarcazioni militari dei Paesi stranieri, che stipulano la necessità di avvisare del transito con 45 giorni di anticipo e la presenza obbligatoria di almeno un capitano o armatore russo. La Russia si riserva di rifiutare l’accesso alla rotta, mentre, in caso di accesso non autorizzato si potranno applicare misure straordinarie, come la detenzione, compresa l’eliminazione fisica della nave». Mosca giustifica queste misure con la necessità di reagire all’intensificazione delle attività d militari di altri Paesi nell’Artico dove attualmente navigano rompighiaccio russi, svedesi, tedeschi, sudcoreani e cinesi.