Costa degli Etruschi: «Le linee guida per la gestione della balneazione sono inapplicabili»

15 Sindaci chiedono alla Regione di intervenire

[15 Maggio 2020]

Secondo l’Ambito Turistico Costa degli Etruschi le linee guida pubblicate nel recente documento tecnico prodotto da Inail e Iss sono «completamente inapplicabili e, purtroppo, basate su ipotesi lontanissime dalla realtà dei luoghi, degli ambienti e delle attività legate a tutto il comparto turistico della costa, in particolare per la balneazione e la ristorazione».

In un documento inoltrato all’ANCI perché si faccia portavoce con la Regione e a sua volta con il Governo, l’Ambito ribadisce «l’assoluta inapplicabilità di alcune indicazioni contenute nel documento tecnico, a partire da quelle per gli stabilimenti balneari e spiagge attrezzate con le misure di distanziamento minime previste di 5 x 4,5 mt. Misure assolutamente inapplicabili perché non consentono agli stabilimenti di garantire la sostenibilità economica delle loro imprese considerando per di più gli aggravi di costo derivanti dalle norme su controlli e sanificazioni». I balneari fanno inoltre notare che «queste distanze sono superiori a quelle previste per il distanziamento in altri luoghi pubblici, come i parchi o i mezzi di trasporto, facendo venire meno la coerenza delle norme emesse con una netta penalizzazione di alcune categorie».

Per quanto riguarda le spiagge libere, gli amministratori concordano tutti sulla «Inapplicabilità delle indicazioni previste da Inail e Iss riguardanti la mappatura e il tracciamento del perimetro di ogni postazione con ombrellone. Questa misura di prevenzione è inattuabile su lunghissimi arenili di vari km oppure sulle scogliere dei nostri litorali, spesso preceduti da zone verdi, pinete, parchi costieri che rendono impossibile, salvo rari casi, il controllo degli accessi e quindi qualunque forma di turnazione o prenotazione». Gli amministratori della Costa etrusca o ricordano però che, «per informare ed orientare i turisti ed i residenti sul grado di affollamento delle spiagge libere sarà disponibile una webapp pubblica, scaricabile gratuitamente, attraverso la quale saranno fornite tutte le informazioni necessarie per vivere in sicurezza e tranquillità le spiagge durante l’estate, comprese le condizioni del mare, precisando che non saranno previsti in alcun modo sistemi di prenotazione e tantomeno di pagamento per le spiagge libere».

I 15 sindaci ribadiscono che «gli obblighi dei Comuni debbano essere limitati all’attività di informazione, sensibilizzazione ed orientamento senza alcuna responsabilità aggiuntiva che non è sostanzialmente applicabile su litorali così estesi come quelli del nostro territorio» e sottolineano «la prioritaria importanza della responsabilità individuale dei comportamenti sulla spiaggia e in mare». Chiedono anche L’emissione, nel più breve tempo possibile, di un’apposita norma per la gestione straordinaria delle concessioni demaniali in deroga agli strumenti vigenti, facilmente applicabile prima dell’inizio della stagione balneare. Infatti, in assenza di questa norma, verrebbero meno tutte le ipotesi di gestione delle spiagge libere con il supporto degli stabilimenti balneari per il 2020. Tutte le associazioni dei balneari esprimono grandissima preoccupazione sul tema della responsabilità e pur apprezzando il confronto pressochè quotidiano con le categorie da parte dell’Ambito, chiedono che si faccia portavoce con la Regione e soprattutto con il Governo per una revisione dei protocolli sanitari che escluda dalla loro responsabilità gli errati comportamenti sulla battigia antistante la concessione e gli obblighi di “vigilanza sul distanziamento sociale dei bambini in tutte le circostanze”. Tutte le imprese del territorio operanti nel turismo chiedono grandissima attenzione alla definizione di regole sanitarie realmente applicabili per la tutela della clientela ma senza subire responsabilità che non possono essere gestite, escludendole dalle norme di riferimento che saranno emesse dal Governo o dalla Regione».

Per questo, l’Ambito Turistico Costa degli Etruschi invita gli operatori a «registrarsi alla piattaforma www.makecostadeglietruschi.it, divisa in due parti, una riservata ai pubblici amministratori e una al mondo delle imprese e agli operatori privati. La piattaforma serve a scambiare opinioni e a condividere progetti legati al turismo dell’intero territorio, un vero e proprio tavolo di lavoro interno all’ambito, uno strumento dal quale è possibile anche scaricare materiali promozionali e attivare percorsi progettuali comuni. In questa fase è fondamentale agire tutti insieme per trasformare un momento di profonda crisi in opportunità di rinascita. Il calendario degli incontri dell’ambito è fittissimo e venerdì 22 maggio l’ambito incontrerà in videoconferenza gli operatori che quest’estate organizzeranno attività e servizi prenotabili per visite, degustazioni, tour guidati, corsi. Gli interessati a partecipare potranno fare richiesta del link per poter intervenire alla videoconferenza scrivendo all’indirizzo comunicazione@costadeglietruschi.eu».