Gli architetti fiorentini: «Terremoti: ancora molta strada da fare su prevenzione e consapevolezza»
Ordine e Fondazione annunciano promuoveranno una giornata provinciale sul rischio sismico
[29 Novembre 2016]
Al convegno sul rischio sismico, organizzato dagli architetti, che a Firenze ha messo a confronto un professionisti del settore, istituzioni e rappresentanti della Protezione civile metropolitana e regionale, è emerso che «C’è ancora molta strada da fare sul fronte della prevenzione antisismica e della pianificazione dell’emergenza, a partire dalla consapevolezza sui comportamenti da tenere in caso di necessità». Ne sono convinti l’Ordine degli architetti e la Fondazione che nella primavera del 2017 promuoveranno un evento di sensibilizzazione sul territorio provinciale, rivolto a tutti i cittadini di ogni età e professione. Il presidente Roberto Masini la definisce «Una maratona della consapevolezza che contribuisca a diffondere e a radicare l’educazione alla prevenzione. I terremoti degli ultimi anni ci hanno dimostrato che non esistono luoghi in Italia che possano dirsi esenti dal rischio sismico. Certo, occorre lavorare sulla pianificazione e sulla vulnerabilità degli edifici. Lo Stato deve fare la sua parte, mettendo in sicurezza edifici pubblici e monumenti e incentivando gli interventi sull’edilizia privata, come sta accadendo con Casa Italia. Ma è fondamentale uno scarto sul piano culturale. È’ necessario che ogni singolo cittadino diventi consapevole della propria sicurezza, imparando a considerare ‘ordinari’ eventi come i terremoti fino ad oggi avvertiti come ‘straordinari’, e ad agire di conseguenza».
Durante il convegno si è parlato di educazione alla prevenzione ma anche di economia della prevenzione Maurizio Ferrini, della Commissione emergenza sismica dell’Ordine degli architetti ed ex dirigente del Servizio sismico della Regione Toscana, ha evidenziato; «E’ noto che il costo di un intervento strutturale di riparazione dei danni provocati da un terremoto comporta una spesa 5-10 volte superiore al costo di un intervento strutturale eseguito in prevenzione». Nel suo intervento dedicato alla microzonazione sismica, Ferrini si è soffermato anche sui costi degli interventi locali sugli edifici residenziali privati, come il rifacimento della copertura in legno e l’aumento dei collegamenti tra le murature e i solai tramite l’inserimento di catene metalliche: «Questi interventi sono più semplici e facili da realizzare negli edifici in muratura, anche nei centri storici. Mentre per gli edifici in cemento armato sono più complessi. Di conseguenza negli edifici in muratura si può parlare di spese che vanno dai 100 ai 150 euro a metro quadro. Si parla di 200 – 250 euro a metro quadro per gli edifici in cemento armato. E in caso di miglioramento antisismico i costi all’incirca salgono del 50%».
Tra gli interventi anche casi studio e buone pratiche come quelle condotte dalla Commissione emergenza sismica dell’Ordine che ha sopiegato: «L’Ordine, oltre ad essere presidio di Protezione civile e organizzare corsi di formazione sui temi dell’antisismica, sta portando a compimento un’esperienza molto positiva di collaborazione alla revisione di alcuni aspetti del Piano di emergenza del Comune di Sesto Fiorentino e sta riscontrando successo il percorso didattico all’interno delle scuole inserito nel progetto “Chiavi della Città” del Comune di Firenze e del progetto “Scuola sicura insieme” del Comune di Sesto».