I giovani di Fridays For Future: no aeroporto, sì Parco della Piana

«La creazione del nuovo aeroporto comporterebbe la fine del Parco Agricolo della Piana»

[29 Marzo 2019]

Fridays For Future Firenze aderisce alla Manifestazione No Aeroporto Si Parco! del 30 marzo 2019! La manifestazione partirà alle 14:30 dal dal Polo Scientifico di Sesto Fiorentino, in via dell’Osmannoro.

In linea con le posizioni già dichiarate come Fridays For Future, crediamo che nella lotta al cambiamento climatico sia necessario adottare da subito politiche volte alla riduzione di gas serra, quindi disincentivare tutte le nuove opere che contribuirebbero ad esacerbare il cambiamento climatico.

Il progetto del nuovo aeroporto di Firenze è in completo disaccordo con gli obiettivi di sviluppo sostenibile al 2030 e rappresenta lo stesso sistema miope e egoista che si rifiuta di invertire la rotta, promuovendo un uso massiccio delle fonti fossili con un aumento enorme del numero dei voli (ARPAT stima almeno 45.000 voli annuali, 15000 in più rispetto ad oggi). Col nuovo progetto, Toscana Aeroporti punta ad un volo ogni 7 minuti dalle 6.00 alle 23.00, giorni festivi compresi, per arrivare a 4,5 milioni di passeggeri l’anno. Una crescita gigantesca del traffico aereo in una zona già fortemente impattata dall’aeroporto esistente sia per l’inquinamento dell’aria che per l’inquinamento acustico, e che potrebbe addirittura aumentare in base alle richieste del mercato e delle compagnie aeree che vi operano. Tutto ciò è assolutamente in contrasto con le misure urgenti e necessarie per contenere il cambiamento climatico e l’inquinamento.

Oltre all’aumento delle emissioni di gas serra, il nuovo aeroporto rappresenterebbe infatti un grave rischio per la salute dei cittadini. La piana di Firenze è un’area densamente popolata, con livelli di inquinamento atmosferico tra i più alti a livello italiano e a livello mondiale secondo gli l’Organizzazione Mondiale per la Sanità, dove sono già presenti numerose opere impattanti. La costruzione dell’aeroporto metterebbe fuori uso il Polo Scientifico dell’università di Firenze e aumenterebbe, con una cementificazione così imponente, il rischio idrogeologico di tutta la piana.

La creazione del nuovo aeroporto comporterebbe inoltre la fine del Parco Agricolo della Piana, un progetto essenziale per il territorio, abbandonato dopo anni di progettazione e attesa per fare spazio al nuovo aeroporto, ma fondamentale per una zona già inquinata che occorre proteggere a partire dalla difesa e ripristino della biodiversità e dalla piantumazione di alberi per contrastare l’effetto serra e migliorare la qualità dell’aria. Il Parco della Piana, con la sua componente agricola, può generare lavoro utile in nuove economie sostenibili, a filiera corta e di prossimità.

Ci sembra inoltre assurdo che l’amministrazione comunale di Firenze e la Regione Toscana, che hanno espresso supporto per la manifestazione di Fridays For Future del 15 marzo, continuino a sostenere un progetto così nettamente in contrasto con l’arresto e riduzione delle emissioni di gas serra. Questo ci induce a pensare che l’adesione data (e non richiesta) alla nostra manifestazione e alle nostre richieste ai politici di prendere in mano il problema del cambiamento climatico e risolverlo sia priva, di fatto, di fondamenti e di intenzioni reali; una strumentalizzazione usata solo a fine elettorale.

Come Fridays For Future Firenze, diciamo NO al progetto di ampliamento dell’aeroporto. Pretendiamo che vengano lasciati da parte gli interessi economici di pochi e che si investa in politiche locali in linea con gli accordi di Parigi, che puntino alla riduzione di emissioni di gas climalteranti e alla creazione di un sistema più sostenibile per l’ambiente e capace di garantirci un futuro in un mondo vivibile.

Ci vediamo alla Manifestazione del 30 Marzo.

di Fridays For Future Firenze