Il Governo impugna il Piano casa della Liguria

Realacci: «Giusta risposta a nuovo tentativo di cementificazione». Legambiente: «Good news!!!»

[19 Febbraio 2016]

Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro per gli affari regionali e le autonomie Enrico Costa, ha impugnato la legge regionale della Liguria n. 22 del 22/12/2015, “Modifiche alla legge regionale 3 novembre 2009, n. 49 (Misure urgenti per il rilancio dell’attività edilizia e per la riqualificazione del patrimonio urbanistico – edilizio)”,«in quanto alcune disposizioni, consentendo interventi edilizi in aree tutelate senza prevedere il necessario rispetto delle procedure previste dalla legge statale e dall’ordinamento comunitario, violano la competenza legislativa esclusiva statale in materia di tutela dell’ambiente e di tutela del paesaggio, di cui all’articolo 117, primo e secondo comma, lett. s), della Costituzione. Altre disposizioni, riguardanti l’approvazione di  varianti da parte della Regione senza le prescritte autorizzazioni paesaggistiche, violano l’art. 117, secondo comma, lettera s), della Costituzione, che riserva allo Stato la potestà legislativa in materia di tutela del paesaggio».

Il presidente della Commissione mbiente della Camera, Ermete Realacci, ha commentato positivamente: «Impugnando la legge regionale della Liguria n. 22 del 22 dicembre 2015, il cosiddetto nuovo Piano Casa, il governo da la giusta risposta a chi propone ricette vecchie e superate che puntano ancora su nuovo cemento, anziché sulla prevenzione, messa in sicurezza e corretta gestione del territorio. Con la scusa di rilanciare l’edilizia questa legge prevede tra l’altro la possibilità di un indiscriminato aumento dei volumi anche nei parchi e nelle aree tutelate, se non fosse stata impugnata avrebbe mandato un pessimo segnale al Paese. L’edilizia del futuro passa dalla riqualificazione, dalla sicurezza, dalla bellezza, dalla rigenerazione urbana, non certo da nuovo consumo di suolo. La Liguria ha già pagato e continua a pagare un prezzo pesante per gli errori del passato».

Secco il commento su Facebook di Santo Grammatico, presidente di Legambiente Liguria, «Good news!!! Il Governo impugna il Piano Casa della Regione Liguria. Adesso la questione di costituzionalità e rimessa alla Consulta…attendiamo fiduciosi..»

Anche per il senatore ligure del PD Massimo Caleo, vicepresidente della Commissione Ambiente, eletto in Liguria.  «Ha fatto bene il governo, nel Consiglio dei ministri di oggi, ad impugnare il Piano casa della giunta Toti della Regione Liguria, che prevedeva aumenti di cubature anche nelle aree protette e la violazione delle autorizzazioni paesaggistiche. E’ un intervento importante per la Liguria, per la tutela di un territorio fragile e che deve essere salvaguardato dal rischio idrogeologico. Ed è un segnale importante per tutto il Paese, perché è necessario pensare allo sviluppo del nostro territorio in un modo nuovo, non attraverso schemi vecchi, superati e dannosi. La legge regionale ligure sul Piano casa viola la Costituzione, visto che l’articolo 117 riserva allo Stato la potestà legislativa in materia di tutela del paesaggio. Consentire interventi edilizi in deroga alle disposizioni di salvaguardia e di tutela significa essere rivolti al passato. Il futuro è uno sviluppo sostenibile del territorio, manutenzione e riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente, efficienza energetica e delle risorse, adattamento ai cambiamenti climatici, smart city. E tutto questo anche per evitare le catastrofi naturali e le lacrime da coccodrillo».