Green Italia: De Luca vuol far pagare ai cittadini onesti i danni degli abusivi

Nella Campania che brucia, con la legge blocca demolizioni è tana liberi tutti per gli abusi edilizi

I Verdi impugnano il provvedimento. Wwf: il governo intervenga contro la legge regionale

[14 Luglio 2017]

I Verdi hanno mantenuto quanto promesso al loro esecutivo nazionale e hanno dato mandato ai loro i legali di impugnare gli atti conseguenti della legge blocca demolizioni approvata in Campania voluta fortemente dal presidente De Luca. Angelo Bonelli coordinatore nazionale dei Verdi e Sauro Turroni responsabile territorio dei Verdi, avevano sottolineato che «Il provvedimento di De Luca incentiverà nuovo abusivismo edilizio e i consiglieri regionali che hanno votato si sono resi responsabili di questo scempio. La devastazione di una parte del territorio campano è  sotto gli occhi di tutti: danni ambientali , paesaggistici ed economici incalcolabili e irreversibili. Ribadiamo: ha vinto ancora l’illegalità».

Un provvedimento che risalta ancora di più in tutta la sua gravità mentre il Parco del Vesuio arde per gli incendi dolosi che, secondo gli stessi Carabinieri Forestali, sono stati appiccati come vendetta contro la lotta all’abusivismo edilizio dell’Area protetta.

Secondo i coportavoce di Green Italia, Carmine Maturo e Annalisa Corrado, «Con il Dl sulle misure alternative alle demolizioni degli immobili abusivi approvato recentemente dal Consiglio regionale della Campania siamo di fronte all’ennesima mostruosità legislativa di una classe politica incapace di gestire il territorio, di far rispettare la legge, di pensare al bene collettivo e non al singolo soggetto, per di più fuorilegge. L’acquisizione al patrimonio pubblico delle opere abusive, con la formalizzazione della bufala dell’abusivismo di necessità e l’indecente riassegnazione delle case abusive sotto forma di canone sociale, è un insulto allo stato di diritto e alle persone oneste; bene dunque l’impugnazione dell’atto regionale campano da parte dei Verdi nazionali».

I due esponenti di Green Italia fanno notare che «Con l’acquisizione degli immobili abusivi, questi passeranno al patrimonio comunale, e i Comuni si troveranno a gestire immobili costruiti senza la garanzia  del minimo rispetto delle norme di sicurezza strutturali. Stiamo parlando di una regione, la Campania, dove si stimano circa 70 mila immobili abusivi e dove circa il 70% dei comuni non ha un piano regolatore. E su queste 70 mila case abusive sono state solo 4600 le ordinanze di demolizione e pochissime quelle eseguite davvero. I Comuni avranno l’obbligo quindi di portarli a norma facendo pagare a tutti i cittadini, anche a quelli onesti e che sono stati danneggiati dall’abusivismo edilizio, l’onere di rendere abitabile la casa di chi ha violato la legge ed è stato perfino condannato a demolire il manufatto abusivo».

Maturo e Corrado concludono: «Il provvedimento voluto dalla giunta De Luca è il ‘tana libera tutti’ per l’ennesima ondata di abusivismo edilizio, e le pendici del Vesuvio messe volontariamente e criminalmente  a fuoco probabilmente anche per fare spazio a nuovi immobili abusivi, sono la dimostrazione che al peggio non c’è mai fine».

Anche secondo il Wwf, «La legge approvata dal Consiglio regionale della Campania lo scorso 22 giugno (l.r. 22 giugno 2017, n.19) dal titolo “Misure di semplificazione e linee guida di supporto ai Comuni in materia di governo del territorio” che prevede misure alternative all’abbattimento degli immobili edificati abusivamente rappresenta un pericolosissimo passo indietro nella lotta all’abusivismo edilizio in un territorio in cui il ciclo delle edificazioni illegali rappresenta una vera e propria piaga, oltre che uno storico business legato alla criminalità organizzata».

Il Panda sottolinea che «L’abusivismo è un illecito penale su cui le regioni non hanno titolo di intervenire. È davvero incredibile che nelle norme approvate lo scorso 22 giugno non solo si preveda la possibilità di acquisizione dell’immobile al patrimonio comunale ma addirittura una eventuale locazione o vendita dell’immobile abusivo, riservando una preferenza agli occupanti. La Campania, che è stata devastata dagli incendi negli ultimi giorni, è una terra messa in ginocchio dalle costruzioni abusive oltre che dal dissesto idrogeologico. Tra l’altro una delle zone più esposte alle costruzioni abusive è proprio l’area vesuviana che negli ultimi giorni ha subito incendi senza precedenti».

Il Wwf denuncia: «Le norme approvate in Campania rischiano di essere un pericolosissimo incentivo all’abusivismo oltre che favorire l’aggressione alle aree protette della regione che sono state nell’ultima settimana oggetto di un attacco senza precedenti da parte di criminali incendiari: le fiamme hanno devastato il parco nazionale del Cilento,  quello regionale dei Monti Lattari, il Parco nazionale del Vesuvio oltre che la Riserva Naturale del Cratere degli Astroni, oasi Wwf».

Per questo l’associazione ambientalista chiederà al governo di «impugnare questa legge regionale che rischia di aprire la strada ad una maxi sanatoria sul cemento illegale e chiede a tutti i comuni delle aree devastate dagli incendi di inserire con urgenza i terreni percorsi dal fuoco negli ultimi giorni nel catasto degli incendi, previsto dalla legge quadro in materia di prevenzione e lotta agli incendi n. 353/2000, in modo da far scattare le misure di prevenzione previste dalla legge stessa».