«Non è da escludersi che lo sciame sismico possa andare avanti ancora per settimane»

Paura nella notte per il terremoto in Mugello, ma nessun ferito

A partire ad ieri sera si sono susseguite circa 90 scosse nell’area: una zona «caratterizzata da alta pericolosità sismica», come mostrano anche i terremoti degli ultimi anni

[9 Dicembre 2019]

Dalla serata di ieri a oggi è stata registrata una novantina di eventi sismici nell’area del Mugello dove, alle 04:37 di stanotte, è stata registrata una scossa di terremoto di magnitudo Richter 4.5: la Rete sismica nazionale dell’Ingv ha individuato l’epicentro tra i Comuni di Scarperia e San Piero (FI) e Barberino del Mugello (FI), ma l’evento sismico è stato risentito in tutta l’area dell’Appennino tosco-emiliano, in particolare nella provincia di Firenze e in tutta la parte settentrionale della Toscana. «La faglia interessata – spiegano dalla Regione Toscana – è un segmento di quella del terremoto che colpì il Mugello proprio 100 anni fa, nel 1919. Non è da escludersi che lo sciame sismico possa andare avanti ancora per settimane». Nel frattempo come riferito dal sindaco di Barberino del Mugello, Giampiero Mongatti, sono in corso «le verifiche tecniche per valutare lo stato degli edifici dopo le scosse. E analoghe verifiche vengono fatte anche sulla viabilità».

Al momento non risultano feriti, e gli unici interventi di carattere sanitario hanno riguardato essenzialmente crisi di panico. Come emerso dalla riunione con l’unità di crisi nazionale, presieduta dal responsabile del dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli, sono più di 70 le richieste pervenute ai Vigili del fuoco per prime verifiche sulla stabilità di edifici dell’area, ma al momento l’unico edificio chiuso è la chiesa di S. Silvestro a Barberino; per quanto riguarda invece le linee ferroviarie, Rfi ha comunicato che sono state riattivate le linee di alta velocità verso Bologna e verso Roma e anche la linea lenta, sempre verso Roma. Ancora bloccata la linea Faentina, con controlli in corso sulle linee per Pisa e Prato.

«La Protezione civile, i sindaci, i tecnici dei comuni, della Regione e dello Stato, i volontari come sempre, hanno saputo gestire la situazione – commenta il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, sul posto insieme all’assessore alla Protezione civile, Federica Fratoni – Il terremoto non è prevedibile ma si può intervenire perché siano ridotti i disagi e la popolazione sia assistita. Per questo, mentre sono in corso le verifiche di agibilità in un centinaio di edifici, alla riunione della Protezione civile a cui ho partecipato, abbiamo deciso di allestire due centri per eventuali sfollati nella palestra del comune di Barberino e nel campeggio di Bilancino».

Nel mentre, il monitoraggio degli eventi sismici prosegue con grande attenzione. Dall’Ingv ricordano infatti che l’area del Mugello dove si è abbattuto il terremoto è caratterizzata da alta pericolosità sismica, come mostrano anche i dati storici: «L’evento del 13 giugno 1542 di magnitudo stimata (Mw) 6.0 e l’evento sismico del 29 giugno 1919 di magnitudo (Mw) 6.4. In particolare il terremoto del 1919 è uno dei più importanti terremoti italiani del XX secolo, e anche uno dei più forti ad oggi conosciuti con epicentro nell’Appennino settentrionale; la zona colpita fu quella del Mugello, con ingenti danni sia nella provincia di Firenze che nel versante romagnolo dell’Appennino. Analizzando la sismicità recente in quest’area si sono verificati altri eventi di magnitudo superiore a 4.0 dal 1985 ad oggi. Il 1 marzo del 2008 sono avvenuti due terremoti M 4.5 e M 4.0 che diedero inizio ad una sequenza sismica che nel mese di marzo fece registrare circa 180 terremoti. Nel 2009, il 14 settembre, fu registrato un evento di magnitudo 4.2 con una sequenza di circa 70 scosse nel mese. Infine il 23 gennaio 2015 un evento di magnitudo Mw 4.3 con epicentro più a nord a Castiglione dei Pepoli, tra le province di Prato e Bologna.

Mentre scriviamo sono più di 200 i cittadini di Barberino che non potranno fare rientro nelle loro abitazioni questa sera per effettive inagibilità delle strutture. Per ospitarli, il sistema di Protezione civile in raccordo con le amministrazioni comunali di Barberino e Scarperia-San Piero, ha allestito 300 posti letto distribuiti tra la palestra della Scuola Media di Barberino di Mugello in Via Monsignor Giuliano Agresti, il parcheggio della Rifle in Viale Matteotti a Barberino e i locali dell’Autodromo del Mugello a Scarperia