Prato, tutela ambientale: la provincia difende le aree agricole del Ptc, declassate dal Piano strutturale del comune

[11 Luglio 2013]

Migliorare l’assetto istituzionale del Paese accorpando funzioni è doveroso per ridurre le inefficienze, sempre e ancor di più in momento di crisi, ma le tanto bistrattate province a qualcosa servono quando operano bene e questo è vero in particolare per le competenze ambientali.

Un esempio (ma se ne potrebbero citare diversi in tal senso) viene da Prato dove la terza Commissione consiliare della Provincia è andata in ricognizione su alcune delle aree nella zona sud e ovest della città, che il piano strutturale del Comune di Prato intende declassare e per le quali la stessa Provincia ha fatto ricorso alla Commissione paritetica regionale.

Il presidente della Commissione Luca Roti, Luca Mori, Monia Faltoni e l’assessore al Territorio Alessio Beltrame hanno visitato questa mattina, insieme al funzionario della Provincia Daniele Mazzotta, terreni classificati dal Ptc ad uso esclusivamente e prevalentemente agricolo e declassati, con un significativa diminuzione delle tutele, dal Piano strutturale del Comune di Prato.

La delegazione ha fatto tappa a San Giorgio nella zona di via delle Calvane, dove è visibile la zona verde di cintura con Paperino, su cui erano al lavoro mezzi agricoli, a Tavola, in via Braga (nei pressi della chiesa) e in via del Guanto. Qui lo spazio verde che costeggia le Cascine di Tavola ospita coltivazioni e un allevamento di cavalli. Infine Sant’Ippolito, in via Visiana (nei pressi della scuola) con la presenza di campi coltivati delimitati dalla ferrovia.

«In queste aree abbiamo trovato terreni agricoli a tutti gli effetti e coltivazioni, con addetti e macchine in movimento. La funzione agricola è evidente ma c’è di più – ha sottolineato il presidente della Commissione Luca Roti – Osservando questa aree è altrettanto chiaro che costituiscono spazi verdi essenziali per la sostenibilità della città e corridoi di verde fra borgo e borgo di indubbio valore paesaggistico e a salvaguardia della salute degli abitanti della provincia» ha concluso Roti.