La produzione della nostra regione è il 6% del totale europeo

Vestire il paesaggio, per un nuovo florovivaismo compatibile con il territorio

Salvadori: «Settore eccellenza toscana, vale il 30% del Pil agricolo»

[19 Giugno 2013]

In occasione della presentazione della terza edizione di “Vestire il paesaggio”, l’evento pistoiese dedicato al verde e alla sostenibilità in programma dal 26 al 28 giugno  (al convento di Giaccherino) si è parlato di florovivaismo. I dati certificano l’importanza del settore non solo per l’agricoltura ma per l’intera economia toscana.

La produzione della nostra regione  è il 6% del totale europeo (Europa a 27 paesi) e la provincia di Pistoia ne è la “capitale”, con 4800 ettari coltivati, 1200 imprese, 5000 addetti e 600 milioni di Plv (Produzione lorda vendibile). Di questi circa 500 milioni rappresentano il valore dell’export. Inoltre parlare di florovivaismo in Toscana non significa riferirsi solo al territorio pistoiese ma anche al Valdarno e Valdichiana (Ar), Maremma (Gr), Valdinievole (Pt) e Versilia (Lu).

«Il florovivaismo è un’eccellenza toscana che esportiamo nel mondo ed è fondamentale per l’economia e per la crescita futura della nostra regione – ha dichiarato l’assessore regionale all’agricoltura e foreste Gianni Salvadori – Oggi dobbiamo pensare che l’agricoltura è un fattore decisivo per la crescita della Toscana,  e nel concetto di “crescita” sono insiti elementi che vanno oltre la mera determinazione del Pil. Dobbiamo fare un passo in avanti e non ripetere errori che non possiamo più permetterci come quello di avere una visione “verticale” dell’economia (l’agricoltura, la manifattura ecc.), dobbiamo invece avere una visione trasversale in nome dell’integrazione fra turismo, accoglienza, agricoltura, ristorazione, territorio…

In questo contesto Vetrina Toscana (il progetto di promozione di Regione e Unioncamere Toscana partner di Vestire il Paesaggio ndr), ha un significato importante e partecipa a pieno titolo a questa manifestazione» Salvadori ha inoltre sottolineato l’importanza, di offrire prodotti certificati per favorire le esportazioni. «In questo senso la Toscana è in grado di esportare prodotti florovivaistici  sicuri, esenti da patogeni, grazie al servizio fitosanitario regionale sul quale la Regione ha fortemente investito e che oggi conta una cinquantina di esperti. Una garanzia per le nostre esportazioni in questo settore», ha concluso l’assessore.

Quando si parla di florovivaismo è giusto riferirsi alla sua importanza economica e occupazionale ma non è possibile dimenticare l’ambiente. Il settore ha causato talvolta impatti sul territorio e sulle sue risorse (vedi l’acqua sia per gli aspetti quantitativi che qualitativi in particolare per le falde) che non possono essere tralasciati. Se vogliamo tutti un florovivaismo sostenibile in grado di produrre reddito per le generazioni future è necessario investire in innovazione ed adeguare il modo di produrre alle esigenze ambientali.