Dopo il rapporto EFSA sul benessere dei conigli, le associazioni: dismissione di ogni tipo di gabbia (VIDEO)

La Commissione Ue segua la direzione indicata più di un milione di europei che hanno firmato l’ICE End the Cage Age

[17 Gennaio 2020]

Numericamente, i conigli sono la seconda specie più allevata dell’Unione europea ma, anche se esistono norme che prescrivono standard minimi per la protezione degli animali d’allevamento, compresi i conigli, non esiste una legislazione specifica che protegga il benessere dei conigli d’allevamento nell’Ue. Nell’Ue gli allevamenti di conigli sono soprattutto in Francia, Ungheria, Italia, Portogallo e Spagna e le pratiche di allevamento variano notevolmente sia tra questi Paesi che al loro interno.

Nel 2017 il Parlamento europeo, rispondendo alle pressioni di associazioni ambientaliste e animaliste e di preoccupati per lo scarso benessere, gli elevati livelli di stress e gli alti tassi di mortalità e morbilità dei conigli allevati in Europa, ha adottato una risoluzione sugli standard minimi per la protezione dei conigli d’allevamento e ha chiesto all’European food safety authority (EFSA) di fornire un parere scientifico che contribuisse all’attuazione della risoluzione. Il 9 gennaio l’EFSA ha pubblicato il parere richiesto e le cui principali conclusioni sono: «il benessere dei conigli adulti è inferiore nelle gabbie convenzionali rispetto agli altri cinque sistemi di stabulazione (con un margine di certezza compreso tra il 66 e il 99%). La conseguenza più rilevante per il benessere dei due gruppi è la limitazione del movimento; il benessere dei conigli non svezzati (coniglietti) è minimo nei sistemi all’aperto e massimo nei sistemi a parco (con un margine di certezza tra il 66 e il 99%). Il fattore che incide maggiormente sul benessere dei coniglietti allevati nei sistemi all’aperto è lo stress termico; i sistemi biologici sono in genere buoni».

Associazioni ambientaliste, cittadini ed europarlamentari avevano espresso anche preoccupazione che lo stordimento elettrico dei conigli non li renda sempre completamente incoscienti, causando loro dolore, stress e sofferenza e un altro parere Efsa propone quindi misure correttive. Un altro parere tocca questioni sociali associate all’abbattimento per motivi diversi dalla produzione di carne (ad esempio per il controllo delle malattie).

Le associazioni italiane che chiedono la fine dell’uso di tutte le gabbie negli allevamenti – fra le quali ci sono anche Legambiente e Ciwf «valutano positivamente il report dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) che ha rivelato come sia le gabbie convenzionali che quelle arricchite hanno l’impatto peggiore sul benessere dei conigli, in quanto limitano intrinsecamente la loro libertà di movimento».

Le associazioni fanno notare che «Nonostante EFSA raccomandi il miglioramento delle gabbie convenzionali con il passaggio alle gabbie arricchite – aumentando quindi le dimensioni e/o aggiungendo strutture come le piattaforme, così come riducendo la densità degli animali – è importante notare che le gabbie arricchite hanno ottenuto il secondo peggiore punteggio per i conigli da ingrasso, e il punteggio intermedio per le fattrici e i coniglietti. Nello specifico, per quanto riguarda la valutazione della libertà di movimento, questa è stata valutata come peggiore nelle gabbie arricchite rispetto a quelle convenzionali, venendo inoltre identificata come il peggiore problema di benessere».

Le associazioni concludono: «Accogliamo il report EFSA positivamente. Finalmente gli scienziati hanno evidenziato le misere condizioni in cui i conigli devono vivere quando sono allevati in gabbia. Ora chiediamo alla Commissione Europea di seguire la direzione indicata e ascoltare la voce di più di un milione di cittadini europei che hanno firmato l’ICE End the Cage Age, chiedendo la fine dell’uso di tutte le gabbie negli allevamenti europei. I conigli e tutti gli animali negli allevamenti meritano una vita migliore».

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