I grandi chef contro la pesca elettrica in Europa

Gli Chef di Relais & Châteaux firmano la petizione della Bloom Association presentata oggi al Parlamento europeo

[16 Gennaio 2018]

Oggi Bloom Association  presenta al Parlamento europeo  la petizione “Stop alla pesca elettrica in Europa” e spiega che «Nel quadro della nostra campagna contro la pesca elettrica, documento di accusa che esamina i vari i numerosi problemi ambientali e sociali che causa la pesca elettrica, ma anche sul sottostante scandalo politico e finanziario: nel 2006, la Commissione europea è andata contro il parere degli scienziati autorizzando per autorizzare questo metodo di pesca vietato. Da allora, milioni di euro di denaro pubblico sono stati iniettati nella “ricerca” e e nell’equipaggiamento delle imbarcazioni a strascico elettrico».

In questa battaglia la Bloom ha trovato degli alleati preziosi: gli chef di Relais & Châteaux che lavorano in  oltre 550 prestigiosi hotel di charme e ristoranti gourmet in tutto il mondo, cha ambiscono «a rivestire un ruolo nel panorama della ristorazione e dell’ospitalità che va oltre quello di semplice Associazione: un movimento impegnato a difendere il diritto a “mangiare bene e sostenibile” e le diversità culinarie».

In un comunicato, Relais & Châteaux sottolinea che «Oltre a difendere l’Art de Vivre e le tradizioni locali, tra gli importanti impegni presi dall’Associazione spicca quello di proteggere le biodiversità del mondo e conservarne le risorse ittiche. Relais & Châteaux gioca un ruolo attivo in campagne a sostegno di questi importanti valori condivisi, schierandosi a fianco di ONG e organizzazioni internazionali». Quindi  per gli chef di Relais & Châteaux è stato facile mobilitarsi contro la pesca elettrica in Europa firmando la petizione presentata oggi all’Europarlamento da Bloom  prima del voto in plenaria che potrebbe cancellarne il divieto nelle acque comunitarie.

Nella lettera di adesione inviata dagli chef a Bloom si legge: «Siamo scandalizzati per la pratica della pesca elettrica in Europa. L’utilizzo di corrente elettrica nell’ambiente naturale è impensabile dato che produce una carneficina ecologica. Le paranze elettriche producono delle catture di una qualità deplorevole stressate e spesso segnate da ematomi conseguenti all’elettrocuzione. I pesci sono di così cattiva qualità che non ci si può far niente. In più, la pesca elettrica non è selettiva e minaccia di mettere in pericolo tutti gli organismi che vivono sul fondo dell’oceano. Ci rifiutiamo di lavorare dei prodotti provenienti da un metodo di pesca che condanna il nostro avvenire e quello degli oceani. Insieme ai  pescatori artigianali e sportivi, sono decine i mestieri che scompariranno, così come la nostra cultura e il nostro patrimonio. In attesa e con la speranza che la pesca elettrica sia vietata in Europa, così come altrove nel mondo, ci impegniamo formalmente a non comprare alcun prodotto del mare proveniente da questo metodo di pesca»

Olivier Roellinger, vicepresidente di Relais & Châteaux e chef difensore della biodiversità alla guida del Comitato internazionale dei ristoranti ha sottolineato che «Gli Chef di Relais & Châteaux si impegnano a salvaguardare la più grande dispensa dell’umanità: il mare».

«Consapevoli dell’importanza del propri ruolo nella lotta per preservare le risorse ittiche del pianeta, e già impegnati su base giornaliera a promuovere tecniche di pesca rispettose dell’ambiente», hanno firmato anche più di 40 chef e ristoranti italiani di Relais & Châteaux, compresi grandi nomi della cucina italiana come  Emanuele Scarello (Agli AmiciI dal 1887), Antonino Cannavacciuolo (Villa Crespi), Alberto Santini (Dal Pescatore Santini), Alessandro Negrini e Fabio Pisani (Il Luogo di Aimo e Nadia), Alfonso ed Ernesto Iaccarino (Don Alfonso 1890), Anthony Genovese (Il Pagliaccio), Enrico e Roberto Cerea (da Vittorio).

Relais & Châteaux conclude: «La firma di questa petizione è una delle molte azioni intraprese per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla salvaguardia del patrimonio naturale, mobilitando tutti i nostri associati per una finalità concreta e con la consapevolezza che nulla può essere fatto senza la partecipazione attiva di tutti: pescatori, pescherie, Chef, clienti e consumatori».