Con gli acquisti online crescono anche i rifiuti da imballaggio

Per questo è ancora più importante imparare a fare bene la raccolta differenziata, in modo da garantire che questi materiali possano essere avviati a recupero quando possibile, e in caso contrario essere smaltiti in modo sicuro

L’e-commerce rappresenta un canale di spesa sempre più gradito ai consumatori italiani: nel 2018 sono state 260 milioni le spedizioni registrate nel nostro Paese per gli acquisti online, con una spesa in crescita del 16% rispetto all’anno precedente fino ad arrivare a quota 27,4 miliardi di euro secondo le stime elaborate dalla School of Management del Politecnico di Milano. Un trend che si riflette in modo diretto su quello dei rifiuti da imballaggio, modificandone flussi e composizione.

In primis per quanto riguarda i rifiuti in carta e cartone – i nostri pacchi –, ma anche gli imballaggi che questi contengono e che spesso sono prodotti in materiali plastici, che si tratti di polistirolo o meno.

Per questo è ancora più importante imparare a fare bene la raccolta differenziata, in modo da garantire che questi materiali possano essere avviati a recupero quando possibile, e in caso contrario essere smaltiti in modo sicuro senza essere dispersi nell’ambiente.

Nonostante le iniziative “plastic free”, nel 2018 ne abbiamo consumato infatti 2.292.000 tonnellate di imballaggi in plastica, più dell’anno precedente: il 44,5% a stato avviato a riciclo, il 43% a recupero energetico e il 12,5% in discarica.

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