Dopo New York e Florida negli Stati Uniti avanza il fronte anti-fracking

E’ un vero e proprio trend “anti-fracking” quello in corso in diversi stati nordamericani. Ad aprire la strada, in ordine di tempo, sono stati due “giganti” come New York e Florida, che hanno introdotto pesanti limitazioni alla discussa pratica dell’estrazione del gas di scisto via fracking. Una pratica fortemente pericolosa e altamente inquinante, in cui larghi quantitativi di acqua vengono sprecati e in cui a rischiare è anche la stessa falda acquifera. Non solo: diversi studi e campagne hanno ormai dimostrato come il fracking sia pericoloso anche per la salute della popolazione che vive nei territori in cui è praticato.

Nel dicembre 2014 il governatore del popoloso stato di New York, Andrew Cuomo, ha introdotto una moratoria di sei anni che proibisce, di fatto, procedure di fracking in tutto il territorio, motivando la decisione con “ragioni di salute pubblica”. La decisione è stata ovviamente accolta con entusiasmo dalle associazioni ambientaliste, dottori e gruppi di advocacy, e criticata dai grandi gruppi industriali che dal fracking ottengono notevoli profitti.

Sulla scia della decisione di New York, a fine dicembre due senatori dello stato della Florida avevano introdotto nella legislazione nazionale norme che proibivano il fracking nel loro stato per proteggerne le risorse idriche, l’ambiente e lo stesso indotto turistico. La scorsa settimana l’iniziativa dei due senatori è stata seguita dalla legge a firma del deputato locale Evan Jenne, che vieta su tutto il territorio tecniche di fracking per la produzione di gas di scisto. Anche in questo caso la decisione è stata motivata dal suo promotore con ragioni di salute pubblica, che sarebbero connesse a questa pratica industriale: uso di sostanze chimiche cancerogene, alto utilizzo di acqua in territori dove la popolazione locale soffre di scarsità idrica, minacce alle specie animali e vegetali, ma anche un pericolo direttamente connesso al cambiamento climatico in quanto il fracking produce emissioni di gas serra.

Gli esempi dei due stati guida hanno trovato notevole risalto nell’opinione pubblica, e adesso avvocati e gruppi ambientalisti in altri stati americani stanno chiedendo ai governi locali di fare lo stesso: campagne simili sono nate in Colorado, Maryland, Illinois, New Jersey e North Carolina.

Per ulteriori informazioni sul tema visita Watergrabbing.net, la piattaforma web di COSPE dedicata al problema dell’accaparramento idrico nel mondo.