Firma anche tu contro l’occupazione del vertice sul clima di Nuova York da parte delle multinazionali

“Quando gli elefanti combattono è sempre l’erba a rimanere schiacciata” recita un proverbio africano. Ed è proprio l’erba che non vuole essere schiacciata –ovvero i soggetti già attivi all’interno del forum sociale mondiale 2013 di Tusini – che invitano a firmare un appello,rivolgendosi a tutti i movimenti sociali, le organizzazioni e i movimenti ambientalisti, affinchè le multinazionali non partecipino al vertice sul clima di New York.

Il 23 settembre, il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki Moon ospiterà a New York il Vertice sul Clima che coinvolgerà leader politici, grandi imprese e rappresentanti della società civile. Il Vertice è stato preceduto da un grande clamore, ma nei fatti propone provvedimenti basati sul mercato e devastanti partenariati pubblico-privato. L’appello vuole infatti contrastare i regimi di libero scambio e di investimento che promuovono il commercio apparentemente “green” che favorisce i profitti tagliando posti di lavoro locali, distruggendo la natura e riducendo sostanzialmente la capacità dei Paesi di definire le loro priorità economiche, sociali e ambientali.

“La Madre Terra e le sue risorse naturali non sono in grado di sostenere i livelli di consumo e di produzione della società moderna, industrializzata e globalizzata – si legge all’interno dell’appello. Vogliamo un nuovo sistema che soddisfi i bisogni della maggioranza e non di pochi privilegiati. Per andare in questa direzione, vogliamo una redistribuzione della ricchezza che adesso è controllata dall’1% della popolazione del pianeta. A sua volta, questo richiede una nuova definizione di benessere e di prosperità per tutti gli esseri viventi e nel rispetto dei limitidel pianeta.”.

Il modello industriale basato su un aumento delle estrazioni e del produttivismo è la prima causa del problema climatico. Sostituire il capitalismo con un nuovo sistema capace di trovare armonia tra esseri umani e natura e non un modello di crescita infinita fittizia potrebbe rappresentare un passo verso soluzioni costruttive e soprattutto durature;un sistema che sappia unire il cambiamento climatico e i diritti umani e che sia capace di tutelare le comunità più vulnerabili come i migranti, e che riconoscai diritti dei popoli autoctoni.

I movimenti sociali firmatari di questo appello, che insieme rappresentano più di 200 milioni di persone nel mondo, denunciano questa vera e propria occupazione da parte delle multinazionali delle Nazioni Unite e del processo negoziale sul clima, chiedendo un cambiamento profondo, a partire anche da questa petizione.

Firmare appello http://climatespace2013.wordpress.com/2014/09/07/firma-anche-tu-contro-loccupazione-del-vertice-sul-clima-di-nuova-york-da-parte-delle-multinazionali/