Gente di Provincia, un libro di emozionanti ricordi e di giovani sfide

Da un paio di anni tre ragazzi, neanche trentenni, stanno girando in lungo e in largo la Provincia di Parma a caccia di racconti. Sono il giornalista Stefano Rotta e i fotografi Luca Pezzani e Daniele Romano, giovani professionisti che viaggiando dalla bassa parmense all’Appennino raccolgono le storie più disparate e le testimonianze di gente normale con una vita un po’ speciale.
Tra i loro intervistati c’è chi ha vissuto la guerra e chi ha fatto il partigiano. Chi ha navigato il grande fiume Po per tutta la vita e chi ha passato quasi ogni giorno su un trattore o a lavorare in mezzo ai campi. Ci sono però anche giovani promesse artistiche e belle ragazze che al posto di partire per inseguire fama e successo hanno ritenuto più interessante e utile dedicarsi all’agricoltura o all’allevamento di falchi.

E tra queste storie legate al lavoro nei campi colpiscono per coraggio e originalità quelle di Alessandra Corradi, di Eleonora Comelli e Simone Andrei, perché sono un perfetto connubio tra agricoltura, nuove generazioni e rispetto per l’ambiente. Alessandra, di anni 24, dopo essere stata in Spagna e in Nuova Zelanda, ha deciso di tornare in Italia e dedicarsi all’agricoltura portando avanti l’attività di famiglia. Nonostante la giovane età è già legale rappresentante dell’azienda con tutte le difficoltà e la burocrazia che richiede il suo ruolo. Com’è giusto che sia considerato i suoi anni, ascolta “Radio Deejay” mentre guida un enorme trattore e alterna la preparazione del mojito con quella di piatti tipici delle nonne emiliane, come i cappelletti.

Eleonora e Simone, classe ’84, sono una coppia sposata. Anche loro hanno deciso di lasciare gli studi e la città per coltivare la terra e vivere dei suoi frutti. Lavorano in maniera ecosostenibile e rispettosa dell’ambiente. Non usano pesticidi ma praticano l’agricoltura biologica, coltivano la terra evitando il suo sovrasfruttamento, preferiscono al trattore una bellissima e possente cavalla da tiro di nome Zambia. Questo è il loro modo di dire “no” all’agricoltura imposta dalle multinazionali che va sempre più verso una lavorazione intensiva e poco rispettosa della natura. Il loro lavoro favorisce la biodiversità e pare che nei luoghi dove si trova la loro azienda agricola siano tornati rondini e falchetti, uccelli che da tempo non si vedevano più.

A detta degli autori, gli articoli non sono soltanto semplici interviste ma sono frutto di lunghe ore di chiacchierate spesso accompagnate da un bicchiere di vino o un da una fetta di salume. “Quando una persona ti offre un bicchiere – spiega Luca Pezzani – non lo fa perché vuole darti da bere, lo fa perché vuole raccontarsi ed essere ascoltato. E solo dopo un’intera giornata passata insieme, il racconto prende forma e nasce l’articolo, l’immagine e lo scatto”.

Il territorio provinciale è ricco di storie, alcune veramente incredibili, che sarebbero rimaste nascoste e sconosciute se non fosse stato per la curiosità e la volontà di questi ragazzi, che hanno deciso di scriverle per il giornale dove lavorano e successivamente pubblicarle in un libro.

“Gente di Provincia” è il nome della raccolta, che non finisce qui e continuerà nelle settimane future, ma che intanto passa dalla forma rubrica a quella di un libro. Un volume caratterizzato da emozionanti articoli e splendide foto che rendono indimenticabili i racconti degli intervistati, sono uno stimolo per i giovani che devono affrontare nuove sfide ed evitano che il tempo e la quotidianità cancellino i ricordi.

Andrea Merusi
Biologo e Tecnico Ambientale
www.andreamerusi.ilcannocchiale.it per greenreport.it