L’ambiente al centro di Mediterraneo Downtown

Torna a Prato il primo festival italiano sul Mediterraneo contemporaneo

Anche quest’anno torna il festival “Mediterraneo Downtown” ricco di ospiti internazionali, mostre fotografiche, talk show, libri, cinema, teatro, musica e molto altro. L’appuntamento è a Prato dal 3 al 6 maggio 2018 con il primo festival italiano sul Mediterraneo contemporaneo: tra i promotori, Cospe onlus, il Comune di Prato e la Regione Toscana che collaborano con Libera, Amnesty International e Legambiente per la realizzazione del nuovo programma 2018, denso di eventi organizzati su quattro giornate.

Anche in questa edizione, alcuni panel e talk show si concentreranno su tematiche ambientali e sulle nuove economie, infatti durante la mattinata di venerdì 4 maggio, dedicata agli studenti delle scuole secondarie di II grado, sarà affrontato il tema dell’acqua. “Care fresche dolci acque… La questione acqua nel Mediterraneo” sarà luogo di dibattito e confronto sul bene più prezioso, tuttavia più indisponibile per numerosa parte della popolazione mondiale, senza esclusione dei paesi del Mediterraneo. Mauro Perini, presidente di Water Right Foundation, darà avvio agli interventi raccontando l’impegno della fondazione nella tutela dell’acqua e ne analizzerà tutte le sue forme, il titolo del suo intervento è suggestivo e significativo: “E se si scioglie la Siberia”. Le conseguenze dei cambiamenti climatici su tutti noi.  Di questo parlerà anche Carlotta Sami, portavoce Unhcr, nel suo intervento incentrato sui cambiamenti climatici e i rischi che corriamo sottovalutando l’impatto che possono avere sulle vite di molte popolazioni, costrette, loro malgrado, a diventare rifugiati ambientali. Chiude il cerchio Asmaa Ali, responsabile per Cospe del progetto “Think in green”, che si è occupato della riqualificazione ambientale del quartiere di El Warraq, area periferica e marginale del Cairo, racconterà cosa significa essere attivista ambientale a Il Cairo, tra esperienze vissute in prima linea, questioni legate al genere e ai diritti umani in generale.

Sabato 5 maggio, l’economia circolare è al centro dell’incontro: “Ciclo e riciclo. La seconda vita dei rifiuti in mare. Le esperienze mediterranee” dalla Toscana al Libano esperienze virtuose di recupero e trasformazione dei rifiuti che inquinano il Mediterraneo. Joslin Kehdy, di Recycle Lebanon, riporterà esperienze pratiche del fenomeno in atto in una delle sponde del Mediterraneo, il Libano. Segue Vittorio Bugli, vice presidente Regione Toscana, che discuterà delle materie di competenza della Regione: un’attenta cultura del riciclo e del risparmio indirizzate alla tutela ambientale. Infine, Leonardo Borsacchi del Polo Universitario Città di Prato e Cristina Fossi dell’Università di Siena, coordinatrice Plastic Busters Network porteranno a conoscenza esperienze elaborate in ambito accademico sul tema in questione. A moderare il panel sarà Simone Siliani, direttore Fondazione Finanza Etica.

Infine, per il talk “Le terre del cibo, che vogliamo: bio e legali”; legali, come quelle riscattate alla mafia in Italia dall’azione di Libera contro le mafie e poi convertite per essere coltivate con metodi bio, a questo lavoro di riconversione è dedicato l’approfondimento della matinèe con gli studenti. Parteciperanno Stefano Liberti, giornalista e scrittore che nel 2011 ha pubblicato il libro “Land grabbing” e autore di “Black tomato”, un’inchiesta sulle filiere dei cibi che arrivano sulle nostre tavole, Alessandro Leo di Libera Terra, e i rappresentanti di due cooperative: Ikrema Rayan, direttore della cooperativa Beit Al Karma, in Palestina e Domenico Fazzari, presidente della Cooperativa Valle del Marro, in Calabria. Il panel è in collaborazione con Fondazione “Il cuore si scioglie” e Unicoop.