Con l’Università di Urbino al via il corso sullo sviluppo dell’agricoltura biologica

Terra, lavoro e cibo come patrimonio culturale del Mediterraneo

Un convegno a Fano per l’anno europeo del patrimonio culturale

Il 2018 è stato proclamato “Anno europeo del patrimonio culturale”, con lo scopo di valorizzare la ricchezza culturale europea, incoraggiare un numero sempre maggiore di persone a scoprirla e rafforzare così il senso di appartenenza ad una comune identità europea. Il patrimonio comune europeo è stato così portato al centro di iniziative e manifestazioni, non solo come celebrazione del passato, ma anche per creare una solida base su cui costruire un futuro prospero e di pace per l’Europa. Durante tutto il 2018 sono stati organizzati eventi in tante le città europee per valorizzare questo patrimonio, fatto di arte, letteratura, artigianato ma anche di paesaggi naturali e siti archeologici dal valore inestimabile.

In questo contesto, il Centro di documentazione europea dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, insieme al dipartimento di Economia, società, politica hanno organizzato per oggi pomeriggio il convegno dal titolo “Terre, lavoro, cibo. Patrimonio culturale del Mediterraneo” (Fondazione della Cassa di Risparmio di Fano, via Montevecchio 114, ore 14), per parlare del patrimonio culturale europeo, e in particolare dell’area mediterranea, dal punto di vista del territorio, del lavoro agricolo e del cibo.

La conferenza ospita diversi relatori provenienti dall’ambiente universitario e da altre realtà italiane che affrontano da diversi punti di vista terra, lavoro e cibo, con un focus incentrato sul food system sostenibile e l’agricoltura biologica, e le loro interrelazioni.  Il convegno rappresenta anche la seconda edizione del corso “Modelli, politiche e strategie per lo sviluppo dell’agricoltura biologica”, organizzato dall’Ateneo di Urbino (dipartimento di Economia, società, politica), in collaborazione con i Comuni di Fano e di Isola del Piano (PU), Cospe onlus, la Tenuta di Montebello, la Fondazione Girolomoni, il Consorzio Marche biologiche, l’Alleanza delle cooperative italiane, l’Associazione medici per l’ambiente (Isde), il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (Crea-Pb), la Fondazione italiana per la ricerca in agricoltura biologica e biodinamica (Firab), l’Associazione italiana per l’agricoltura biologica (Aiab), la Fondazione Cante di Montevecchio di Fano.

Il corso, che si svolgerà nella nuova sede di Fano dell’Università di Urbino, ha l’obiettivo di fornire elementi essenziali dei modelli di agricoltura biologica, analizzandoli da diversi punti di vita e approcci disciplinari. Durante il corso infatti, saranno trattati sia gli aspetti normativi, relativi alla regolamentazione e alle politiche di sostegno, sia quelli più tecnico-agronomici. Il corso ha lo scopo di creare figure professionali che possano favorire processi innovativi nelle aree rurali e sostenere il rafforzamento del settore “biologico”, anche considerando la crescente attenzione dei consumatori a temi quali la tutela dell’ambiente e la cura della salute. Tra i relatori anche Carlo Ponzio di Cospe, che ripercorrerà la pluriennale esperienza dell’associazione nel settore dell’agroecologia su cui si basano molti progetti in corso in diversi paesi del mondo.

Per info sul corso: www.uniurb.it