[18/09/2009] News

A Parma la mobilità è sostenibile davvero: intervista al sindaco Vignali

LIVORNO. C'è chi di mobilità sostenibile ne parla e c'è chi la mette già in pratica e con pro-spettive e progetti molto ambiziosi. Stiamo parlando del Comune di Parma che ha presentato dei progetti finalizzati al raggiungimento del massimo benessere dei cittadini e di una elevata qualità della vita. Sul modello "slow food" hanno infatti coniato l'espressione "slow city", un modello di città che si propone di raggiungere il km zero, nel senso di abbattimento dell'uso delle auto.

I termini temporali che si sono posti a Parma sono: 2012 (fine del primo ciclo dell'ammini-strazione comunale) e il 2020 (data in cui tutti gli obiettivi - come mobilità sostenibile, incre-mento del trasporto pubblico, innovazione tecnologica, coinvolgimento dei cittadini nei pro-cessi decisionali, benessere abitanti, nascita di una vera e propria cultura della mobilità, sicu-rezza stradale - dovranno essere raggiunti).

«La qualità della vita delle nostre città passerà sempre più attraverso buone pratiche eco-compatibili individuali e collettive e uno sviluppo che abbia al centro la persona e non solo l'economia. - spiega il sindaco di Parma Pietro Vignali - E' "responsabilità" è la parola chiave di domani: da parte delle istituzioni che devono promuovere progetti di mobilità e sviluppo urbanistico in modo di ridurre l'impatto ambientale, dei cittadini che sono chiamati ad adottare stili di vita più attenti (penso alla raccolta differenziata, all'uso dell'auto, allo spreco di acqua e energia) e a chi produce che deve sempre più pensare all'impatto ambientale.
Per questo le politiche ambientali non possono più essere viste come politiche di settore, ma come politiche integrate di comportamenti individuali e collettivi, mobilità sostenibile, cura del verde, infrastrutture e sviluppo urbanistico: la città deve crescere armonicamente».

La slow city è una città a misura di persona che ha a cuore la sua qualità della vita fatta di progetti come le Greenways, che, spiega il sindaco «faranno di parma sempre più una città in cui non ci sono isole verdi assediate dal cemento, ma una città in cui grandi aree verdi sono collegate tra loro in un percorso in cui il verde delle campagne entra nel tessuto urbano, lo ab-braccia, lo custodisce nella sua dimensione umana e vivibile».
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«Se c'è un "modello Parma" - conclude il sindaco Vignali - è quello rappresentato da un certo modo di vivere bene, come espressione esemplare di una comunità che ha scelto di stare nella temperie della globalizzazione e della sfida tra territori "a modo suo", puntando sulla sua qua-lità della vita, sul gusto per ciò che è buono e bello, con un mix di funzioni moderne e tradi-zioni culturali come punto di forza per essere attrattiva».

Ecco i progetti messi in campo
Ecologistic un sistema di logistica che sta crescendo sempre di più. C' è una piattaforma posi-zionata prima dell'ingresso nel centro storico, dove i veicoli che trasportano merci da distribuire agli esercizi commerciali del centro storico si fermano per trasferire il proprio carico su veicoli a metano (quindi meno inquinanti) che provvedono a portare a termine la distribuzione pagando solo la copertura dell'ultimo "miglio". Naturalmente risparmiando il costo dell'accesso al centro. Chi non aderisce a questo sistema di distribuzione e vuole farlo da sè deve cmq chiedere di accreditarsi e per ottenere l'accredito deve dimostrare di utilizzare veicoli che rispettano l'ambiente. Questa iniziativa è sponsorizzata dal ministero dell'ambiente ed è attiva da un anno

Mobility mangment. Accordo con aziende, scuole, ospedali, esercizi commerciali, fabbriche, aziende ai cui dipendenti vengono offerte le migliori condizioni di trasporto per evitare che ricorrano al mezzo privato. Sono 20 le aziende interessate e 18mila i dipendenti che usufruiscono di queste condizioni agevolate che sono: depositi attrezzati di bici elettriche sul posto di lavoro, navette, sconti su autobus, bici bus (gruppi di bambini che vanno a scuola in bici, da soli senza genitori, perchè guidati da un operatore che effettua diverse fermate di raccolta), pedi bus (stessa cosa, ma con gruppi a piedi - percorsi guidati su brevi distanze). Si sta anche pensando di mettere a punto per i dipendenti delle aziende che aderiscono, un sistema di acquisto on line tramite una piattaforma di distribuzione urbana (ad esempio: la possibilità di acquistare il pane on line e farselo portare gratuitamente sul posto di lavoro) .

Pedi plan prevede l'analisi approfondita dell'incidentalità mappata a Parma con lo scopo di ab-battere - entro il 2012 - la percentuale di incidenti che vedono coinvolti i pedoni in due modi 1) migliorando i percorsi pedonali 2) mettendo in sicurezza tutti i luoghi considerati poco sicuri (anche attraverso tutta una serie di interventi infrastrutturali). Stato di attuazione del progetto: fine della pianificazione

Zone 30 prevede l'individuazione di quartieri da "racchiudere" in una zona di protezione all'interno della quale va applicata la cosiddetta "mobilità dolce": interventi infrastrutturali, riduzione del limite di velocità, abbattimento dei rumori, azzeramento dell'inquinamento, sistema di illuminazione, dispositivi che segnalano attraversamenti pedonali. Il tutto per aumentare la sicurezza esplicita ma soprattutto la percezione di sicurezza nella gente che ci abita

Ciclabilità a Parma ci sono quasi 100km di piste e il 19% degli spostamenti viene fatto in bici, l'obiettivo è quello di arrivare al 30% in 4 anni attraverso: il miglioramento delle infrastrutture (ex. entro il 2012 costruire un deposito che contiene più di 2mila bici), la nascita di piattafor-me pluri modali e la valorizzazione della bici come strumento di benessere individuale. Si lavora anche per incrementare il bike sharing (per ora ci sono 11 postazioni ma saranno raddoppiate). C'è un bike office alla stazione che distribuisce gratuitamente la tessera del bike sharing a chi ha l'abbonamento al treno.

Car sharing (per ora non includono veicoli elettrici ma solo 2 ibridi (elettrco+benzina), c'è ad ex. una convenzione con una grossa sala cinematografica fuori parma per cui se si utilizza il car sharing il biglietto costa molto meno. Hanno iniziato a realizzare una rete di postazioni per la ricarica del veicolo elettrico (per ora ce ne sono 8)

Carta multiservizi si sta progettando una carta multiservizi ricaricabile con cui pagare tutto ciò che riguarda la mobilità (parcheggi, autobus, bike sharing, car sharing etc..) della serie: in una carta la città in mano..

Segnaletica già è molto buona. Ma si sta facendo un'analisi attenta di quella già esistente per migliorarne la qualità e il design e per mettere in relazione la segnaletica stessa con i veicoli intelligenti progettati dall'università di ingegneria.

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