[22/09/2009] News

Lampade ad alogeni: un nuovo divieto alla loro commercializzazione

LIVORNO. Senza un secondo involucro le lampade ad alogeni (in particolare le lampade alogene alimentate dalla rete elettrica con attacchi G9 ed R7s ma anche le lampade alogene a tensione molto bassa) sono vietate sul mercato a partire dal primo settembre 2009. E questo perché, in base alle prove presentate, senza il secondo involucro tali tipi di lampade possono non rispettano il limite per la radiazione ultravioletta del tipo Uvc (ossia quello stabilito dal regolamento europea per la progettazione ecocompatibile delle lampade non direzionali per uso domestico).

Con il regolamento pubblicato sulla Gazzetta ufficiale europea di sabato la Commissione Ue modifica il regolamento del 2009 (e in particolare la tabella 5 che prevede i requisiti di funzionalità per le lampade) adeguandolo ai nuovi studi. Visto, però, che le lampade in questione sono ampiamente usate e attualmente non esistono prodotti sostitutivi adatti per gli apparecchi di illuminazione progettati per queste lampade, il ritiro delle lampade con attacco G9 ed R7 sarà progressivo e a lungo termine. Anche perché l'obiettivo dell'Ue non è quello di vietare in assoluto il commercio di tali lampade a partire dal primo settembre 2009 a causa della radiazione Uvc ma è quello di garantire la conformità ai requisiti del regolamento.

Del resto il regolamento sull'ecoprogettazione stabilisce che le specifiche per la progettazione ecocompatibile non devono incidere sulla funzionalità del prodotto, dal punto di vista dell'utilizzatore, comportare costi eccessivi e produrre significative ripercussioni negative sulla competitività dell'industria e devono essere definite tenendo conto della normativa comunitaria pertinente.

È importante, però, assicurare che le lampade immesse sul mercato Ue siano sicure per l'uso. Esiste infatti una direttiva (2006/95/CE) sul ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative al materiale elettrico destinato ad essere adoperato entro taluni limiti di tensione. La normativa disciplina la radiazione del materiale elettrico destinato a essere adoperato a una tensione nominale compresa fra 50 e 1 000 V in corrente alternata e fra 75 e 1 500 V in corrente continua. I limiti per la radiazione Uv sono stabiliti da norme armonizzate correlate sia per le lampade alogene alimentate dalla rete elettrica che per quelle a tensione molto bassa (per esempio 12 V e 24 V) ma non per la lampade fluorescenti compatte. E la direttiva (2001/95/CE) relativa alla sicurezza generale dei prodotti precisa che possono essere immessi sul mercato solo prodotti sicuri.

Quindi, anche i requisiti per la progettazione ecocompatibile non dovranno avere un impatto negativo sulla funzionalità del prodotto né conseguenze negative per la salute, la sicurezza o l'ambiente.

L'integrazione degli aspetti ambientali nelle caratteristiche del prodotto sin dalla loro concezione si riallaccia da un lato agli sviluppi comunitari della politica integrata relativa ai prodotti (specie per l'integrazione del concetto di ciclo di vita) e dall'altro alle tre dimensioni economica, sociale e ambientale, della sostenibilità dei prodotti che consumano energia. Ecco dunque perché per progettazione ecocompatibile si intende l'integrazione degli aspetti ambientali nella progettazione del prodotto nell'intento di migliorare le prestazioni ambientali nel corso del suo intero ciclo di vita che va dal consumo di materia per la costruzione fino allo smaltimento del prodotto.

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