[24/09/2009] News

La Lipu lancia una petizione per la tutela dei "pantani" della Sicilia sud-orientale

FIRENZE. La Lipu vuole fare chiarezza sulle aree dei "pantani" della Sicilia sud-orientale e per questo si rivolge ai cittadini chiamati a firmare una petizione in cui si chiede di chiudere in via definitiva l'attività venatoria in tutta l'area e al contempo istituire una Riserva naturale. Si tratta del territorio che ricade nei comuni di Ispica, Pachino, Noto e Portopalo di Capo Passero, il più importante per la migrazione degli uccelli in Sicilia unitamente al golfo di Gela.

Nell'area vengono ospitate specie di grande rilevanza conservazionistica come il Pollo sultano, estinto in Sicilia negli anni Cinquanta e poi reintrodotto con successo dall'Infs (Istituto nazionale fauna selvatica) in collaborazione con la Lipu, la Moretta tabaccata e l'Anatra marmorizzata, specie rare e classificate da BirdLife International come "Spec 1", ossia minacciate di estinzione a livello globale. L'associazione vuole che la Regione Sicilia si esprima chiaramente su queste zone di pregio, dato che attualmente è possibile praticare l'attività venatoria nonostante che i Piani d'azione per la salvaguardia di Pollo sultano, Moretta tabaccata e Anatra marmorizzata redatti dall'Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) prevedano l'esclusione della caccia e nonostante l'area sia stata da tempo designata come Riserva naturale dalla Regione Sicilia, decisione alla quale non è mai seguito il decreto per la sua istituzione- informano dalla Lipu.

Inoltre lo scorso aprile con un apposito decreto dell'assessore all'agricoltura e foreste della Regione siciliana nei "pantani" era stata vietata la caccia già dall'anno 2009-2010, ma con un successivo decreto, datato 7 luglio, del nuovo assessore, la caccia è poi stata riammessa. «Uno spregio a tutte le direttive europee, piani di gestione, piani regionali e convenzioni internazionali (Ramsar, Berna, Bonn)- sottolineano dalla Lipu- Aprire la caccia in aree di tale importanza comporta gravi rischi anche per le specie di uccelli protette, vittime di errori o di veri e propri atti di bracconaggio, oppure costrette ad allontanarsi dai siti a causa del disturbo provocato dall'attività venatoria». Dall'associazione ricordano che i pantani siciliani oggetto della petizione sono stati individuati e riconosciuti come Zps (Zona di protezione speciale) ai sensi della Direttiva europea "Uccelli" e Sic (Sito di importanza comunitaria) ai sensi della Direttiva europea "Habitat". L'area è inoltre una delle 172 Iba (Important bird areas) italiane, individuate dalla Lipu nell'ambito del progetto internazionale di BirdLife International.
La petizione è disponibile sul sito www.lipu.it

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