[28/09/2009] News

Incentivi a ruba: gli italiani puntano sulla bicicletta

FIRENZE. Pare che gli italiani non aspettassero altro. Dopo due giorni e mezzo dall'entrata in vigore degli incentivi per l'acquisto di biciclette, sono già 37 mila quelle vendute, un acquisto ogni 2 secondi negli orari di apertura dei negozi  (dati aggiornati alle 17 di oggi), per oltre 4 milioni e 700 mila euro di incentivi già impegnati su un totale di 7,7 milioni di euro disponibili. «C'era grande attesa per l'esito di questi incentivi - ha dichiarato il ministro Stefania Prestigiacomo (Nella foto) - e confidavamo nella replica del successo della prima tranche di agevolazioni della primavera scorsa. La risposta degli italiani è stata superiore alle più rosee aspettative. C'è la concreta possibilità che la quota degli incentivi per bici e biciclette a pedalata assistita vada esaurita già entro la fine di questa settimana. Si tratta di un dato straordinariamente incoraggiante sia dal punto di vista culturale, evidenziando una forte propensione della gente ad una mobilità sostenibile e sana, che dal punto di vista economico dal momento che gli incentivi metteranno in moto acquisti per oltre 25 milioni di euro. Complessivamente, sommando le misure del maggio scorso e quelle in corso avremo promosso l'acquisto di oltre 100 mila biciclette» ha concluso Prestigiacomo. Secondo le statistiche del Ministero dell'ambiente l'iniziativa è piaciuta più al nord con oltre il 69% degli acquisti, seguito dal centro (16%) e dal sud e isole. Fra le città Roma è risultata la capofila con mille acquisti, seguita da Milano, Rimini e Torino. Senza dubbio questa operazione ha una valenza economica per il rilancio del settore delle due ruote a basso impatto, ha una valenza culturale importante ed una potenziale valenza ambientale. Non è direttamente dimostrabile infatti (almeno per ora) che l'acquisto di una bici si traduca in un utilizzo di questa per spostamenti in città per lavoro e studio e quindi che vada ad incidere da esempio sul miglioramento della qualità dell'aria. In ogni modo l'iniziativa comunque lodevole dimostra che gli italiani, forse anche per la crisi, hanno voglia di puntare su mezzi di locomozioni sicuramente più "sani" e  meno costosi. 

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