[01/10/2009] News

Le libellule del Mediterraneo verso l’estinzione?

LIVORNO. Secondo il nuovo rapporto "The Status and Distribution of Dragonflies of the Mediterranean Basin" della Lista Rossa dell'Iucn delle specie minacciate, una libellula su cinque è minacciata di estinzione nel  bacino del Mediterraneo. Le minacce alla sopravvivenza di questi magnifici insetti vengono sia dal cambiamento climatico che dal degrado e dalla perdita del loro habitat, soprattutto a causa dell'utilizzo intensivo dei suoli.

Il rapporto prende in considerazione 163 specie di odonati della regione mediterranea ed evidenzia che 5 specie sono in pericolo critico di estinzione, 13 in pericolo, 13 vulnerabili e 27 quasi minacciate, per 96 esiste una preoccupazione minore e localizzata ad alcune aree e per 5-6 specie i dati sono insufficienti per poter procedere ad una valutazione, ma potrebbero molto probabilmente essere a rischio estinzione.

Uno degli autori del rapporto, Jean-Pierre Boudot, del Dragonfly specialist group dell'Iucn, spiega che «E' probabile che la situazione non farà che peggiorare per queste specie uniche quando saranno sempre più colpite dal cambiamento climatico e da una richiesta di acqua crescente. Il calo della pluviometria e la siccità provocheranno dei danni agli habitat dove vivono la maggior parte delle libellule e degli altri odonati».

Quattro specie sono già considerate estinte nel Mediterraneo: Agriocnemis exilis, Ceriagrion glabrum, Rhyothemis semihyalina e Phyllomacromia africana. Ma non rischiano solo di perdere la bellezza, questi insetti sono considerati anche ottimi indicatori della qualità dell'acqua.

Per il 67% delle specie di odonati i principali nemici sono l'inquinamento e il degrado dell'ambiente naturale. La Sympetrum depressiusculum, prima comune nel Mediterraneo è in serio declino a causa dell'industrializzazione dell'a risicoltura. Il 14% delle specie di odonati del mondo si trova solo negli ecosistemi mediterranei di acqua dolce, che sono tra gli ecosistemi più ricchi di biodiversità e più minacciati del pianeta. ) di queste specie sono in pericolo di estinzione o vulnerabili.

Secondo il rapporto «Il sud e l'ovest del Mediterraneo accolgono il più gran numero di libellule endemiche, il Maghreb e il Levante gli hot spot regionali dell'endemismo. La maggior parte delle specie minacciate si concentrano nel Levante, nei Balcani e nel sud della Turchia, il nord-est dell'Algeria e il nord della Tunisia».

E' a rischio estinzione la Calopteryx exul, che vive nei fragili habitat dolceacquicoli del Maghreb che subiscono la pressione della richiesta d'acqua per usi umani, dell'inquinamento, dell'irrigazione e della siccità.

Secondo il rapporto della Red List «Delle azioni coordinate a lungo termine sono necessarie sul piano regionale, nazionale e internazionale». Ma l'Iucn evidenzia «La responsabilità dei Paesi mediterranei per quel che riguarda la protezione delle popolazioni mondiali delle specie. Se certe specie come la Coenagrion ornatum, protette dalla direttiva europea Habitat, sono oggetto di misure di protezione grazie alla legislazione internazionale, altre non beneficiano di alcuna protezione, malgrado il rischio di estinzione elevato».

Di fronte a questo rapido erodersi degli habitat degli odonati, un'altra autrice del rapporto, Annabelle Cuttelod, dell'Iucn, sostiene che «E' essenziale definire e proteggere i siti chiave per assicurare la sopravvivenza di queste specie. I loro bisogni ecologici devono essere presi in considerazione durante la pianificazione e la gestione degli utilizzi dell'acqua, in particolare per  l'agricoltura o la messa in opera di infrastrutture. I dati della Lista Rossa dell'Iucn possono chiarire utilmente queste due misure».

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